Come lavarsi le mani ai tempi del Coronavirus

di neXtQuotidiano

Pubblicato il 2020-02-29

I consigli dell’OMS spiegano che bisogna strofinare palmo contro palmo e poi palmo su dorso con dita allacciate, poi risciacquarsi con l’acqua per un procedimento che ha una durata totale di venti secondi. Queste informazioni sono davvero necessarie? A leggere le statistiche si direbbe proprio di sì

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Il Mattino oggi pubblica un’infografica che spiega la procedura corretta per lavarsi le mani ai tempi del Coronavirus. A spiegare come effettuare il gesto è Maria Triassi, ordinario di Igiene alla Federico II di Napoli.

«La prima regola – chiarisce – è quella di lavarsi spesso le mani, per almeno venti secondi di seguito, e di evitare di toccarsi occhi, naso e bocca. E se non è  disponibile il sapone, è pur sempre possibile utilizzare una soluzione alcolica al 60 per cento che sortisce in ogni caso l’effetto». I più a rischio sono gli anziani e i malati cronici. Tuttavia, il contagio può avvenire a tutte le età, per cui è sempre meglio evitare il contatto ravvicinato con persone che soffrono di infezioni respiratorie acute, così come è bene evitare i contatti stretti e protratti con persone che presentano una sintomatologia influenzale. Di rimando, gli specialisti consigliano anche di coprirsi sempre la bocca o il naso quando si starnutisce o si tossisce in presenza di altri.

Va tenuto presente che il virus può sopravvivere sulle superfici alcune ore, ma l’utilizzo di semplici disinfettanti è in grado di ucciderlo. Un’altra buona regola è quindi quella di usare disinfettanti per pulire gli oggetti che potrebbero essere stati contaminati. In questo caso, spiega la Triassi, l’ipoclorito di sodio (candeggina diluita), può essere utilizzato come disinfettante, con un tempo di contatto di almeno 10 minuti sulle superfici, mentre l’alcol (per esempio, l’isopropilico al 70 per cento e l’etilico al 60) possono essere utilizzati per pulire ad esempio i metalli.

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Coronavirus: come lavarsi le mani (Il Mattino, 29 febbraio 2020)

Infine, la mascherina: va usata solo se sussiste un reale sospetto di essere malato, se si hanno sintomi di patologie respiratorie, come la tosse, se si presta assistenza a persone con questi problemi o si è un operatore sanitario. Prima di indossarla, lavare le mani e quindi assicurarsi che aderisca evitando di toccarla mentre la si indossa, o lavarsi nuovamente le mani. Dopo l’uso va sostituita con una nuova e quando la si leva bisogna afferrarla dall’elastico, senza toccare la parte anteriore per poi gettarla in un sacchetto chiuso e lavare ancora le mani. Riguardo il come lavarsi le mani, i consigli dell’OMS spiegano che bisogna strofinare palmo contro palmo e poi palmo su dorso con dita allacciate, poi risciacquarsi con l’acqua per un procedimento che ha una durata totale di venti secondi. Queste informazioni sono davvero necessarie? A leggere le statistiche, e in barba ai “cinesi che mangiano i topi”, sembra proprio di sì:

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