Come è morto il Conte Ter

di neXtQuotidiano

Pubblicato il 2021-02-03

Fino a ieri mattina il Conte Ter sembrava avere un travaglio difficile ma nessuno avrebbe detto che non ci si sarebbe arrivati. Durante la giornata però è stato sempre più chiaro che Fico sarebbe salito al Quirinale con un nulla di fatto. Cosa è successo, cosa è andato storto?

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Fino a ieri mattina il Conte Ter sembrava avere un travaglio difficile ma nessuno avrebbe detto che non ci si sarebbe arrivati. Durante la giornata però è stato sempre più chiaro che Fico sarebbe salito al Quirinale con un nulla di fatto. Cosa è successo, cosa è andato storto? Lo racconta Monica Guerzoni sul Corriere che spiega che il primo totem sul quale Italia Viva non ha voluto sentire ragioni è stato Bonafede. Nonostante le barricate del M5S il Dem Andrea Ormando prova a ricucire con un lodo su processi e prescrizione. La mossa non riesce perché IV non accetta:

Ma no, tranquilli, il capogruppo dem Andrea Marcucci parla di «passi avanti», smentito a distanza da Maria Elena Boschi: «Passi avanti? No». Tira un’aria ghiacciata sui palazzi del potere e l’ex presidente del Senato Pietro Grasso di Leu dà voce ai sospetti: «Renzi cerca l’incidente». Quel che a Palazzo Chigi temevano da settimane, convinti che «l’obiettivo primario sia ammazzare Conte». L’azzurro Gianfranco Rotondi pensa che «Renzi abbia già «l’accordo elettorale con Salvini» e tutto è possibile nella crisi più pazza del mondo, mentre fuori la pandemia uccide, la gente perde il lavoro e i miliardi del Recovery aspettano. Fico però non dispera e allunga la vita al tavolo del programma. C’è tempo fino alle 18, poi l’esploratore salirà al Colle. Gratta gratta è sui posti al governo che si litiga, si urla, si minaccia in un vertice a quattro in cui Dario Franceschini, che «Matteo» ritiene il suo «miglior nemico», esercita le sue arti diplomatiche per mediare con Renzi, Crimi e Speranza. Invano. Il senatore di Rignano, infuriato peril veto dei 5 Stelle su Bellanova, sparge panico con un messaggino: «Cresce l’ipotesi Draghi». Il verbale dei lavori è pronto, ma i renziani, che lo avevano chiesto perché non si fidano di Conte, non vogliono firmarlo.

Il resto è storia: Fico ritarda la salita al Colle, Carelli esce dal Movimento 5 Stelle e Renzi pubblica un tweet che preannuncia la fine fallimentare della trattativa e tutti i punti su cui Italia Viva si è opposta:

E ora? Tutto quello che era certo fino a ieri ora non lo è più: a partire dall’alleanza giallorossa. Il PD seguirà Mattarella, il Movimento no. Anche se in ogni caso, anche se appoggiasse Draghi il M5S rischia la sua fine.

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