Il collirio contro la presbiopia per un futuro senza lenti

di neXtQuotidiano

Pubblicato il 2019-09-05

Gli studi di efficacia sul collirio correttivo di Novartis, chiamato Unr844, dovrebbero concludersi entro il 2023. Altri sono allo studio

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Si tratta di un trattamento ancora in fase di studio, ma il collirio contro la presbiopia presto potrebbe arrivare alla commercializzazione. Scrive oggi Il Sole 24 Ore che gli studi di efficacia sul collirio correttivo di Novartis, chiamato Unr844, dovrebbero concludersi entro il 2023. Ultimato poi anche l’iter per l’autorizzazione da parte degli enti regolatori e la messa in commercio, le gocce oculari dovranno essere prese tutti i giorni come una qualsiasi patologia cronica.

La presbiopia è l’incapacità di mettere a fuoco gli oggetti vicini. Si verifica comunemente dopo i 40 anni e colpisce circa 2 miliardi di persone in tutto il mondo, in Italia sono 28 milioni. «Chi è presbite ha una visione offuscata quando esegue attività quotidiane che richiedono un’acuità visiva vicina, come la lettura di un libro, il menu del ristorante o i messaggi sullo smartphone – spiega Gaia Panina, Chief scientific officer della divisione farmaceutica del Gruppo Novartis in Italia -. La sindrome si verifica a causa del naturale processo d’invecchiamento quando la lente dell’occhio, cioè il cristallino, si irrigidisce gradualmente e perde flessibilità».

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La presbiopia (da: Wikipedia)

«Il principio attivo alla base del nostro collirio ha la capacità di penetrare nel cristallino ristabilendone l’elasticità – continua Panina-. Siamo nella fase iniziale dello studio del programma di sviluppo clinico e speriamo di arrivare sul mercato nell’arco di 4-5 anni». Le altre società che stanno lavorando sui colliri correttivi in questo momento sono: Allergan (due colliri candidati, Agn-199201 e Agn-190584), Presbyopia Therapies (soluzione oftalmica Prx100) e Orasis Pharmaceuticals che sta sviluppando Csf-1.

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