Cultura e scienze
Il triplo salto carpiato di Claudio Amendola su Salvini
Giovanni Drogo 25/06/2018
Qualche tempo fa Amendola spiegava che Salvini era un grande politico perché aveva saputo raccogliere le istanze degli elettori di sinistra. Ieri ha criticato l’operazione porti chiusi spiegando di “aver intuito” che Salvini fa appello agli istinti più bassi dell’essere umano riuscendo nell’impresa di far arrabbiare leghisti, grillini ed elettori del PD. Un’interpretazione da Oscar
Per fortuna che Claudio Amendola ha chiuso il suo account Twitter, almeno così si risparmia la lettura dei cinguettii di sfottò e le critiche che gli stanno piovendo addosso da tutte le parti. Dopo la sua uscita contro i “porti chiusi” di Salvini ci sono quelli che da destra lo accusano di essere il più classico dei “comunisti col rolex” un degno esponente della sinistra radical chic che – ovvimente – è sempre più distante dai bisogni della ggente. Da sinistra invece gli rinfacciano di quando, qualche mese fa, aveva elogiato Salvini a L’Aria che Tira definendolo “il miglior politico degli ultimi vent’anni” perché aveva saputo raccogliere le istanze degli elettori di sinistra.
Quando Amendola diceva che Salvini era il politico migliore degli ultimi trent’anni
Dopo le critiche ricevute per quell’uscita Amendola aveva tentato di correggere il tiro in una lettera inviata al Corriere dicendo che «Quando ho detto che Salvini è il miglior politico degli ultimi venti anni ho sbagliato, avrei dovuto dire degli ultimi trenta» e spiegando che il suo era unicamente un giudizio sul successo elettorale della Lega guidata da Salvini e non un vero e proprio appoggio o “apertura di credito” alla Lega Nord. Il risultato però era sempre lo stesso: un elogio di quello che di lì a poco sarebbe diventato il ministro dell’Interno. In quella lettera Amendola cercava di prendere ulteriormente le distanze ricordando di aver detto di aver votato LEU (ma in passato l’attore si era avvicinato al M5S).
«@matteosalvinimi sta dando voce a un sentimento che mi è più lontano di qualunque cosa. Non sono credente, lo dico per umanità cristiana: non voglio far parte di un paese che chiude i porti e lo dico da qua (dal Porto di Roma)» #ClaudioAmendola#IlCinemaInPiazza #ApriamoiPorti pic.twitter.com/qir6A9nwJJ
— Piccolo America (@PiccoloAmerica) June 24, 2018
Ieri dal palco dell’arena del Piccolo Cinema America di Ostia, Amendola ha fatto capire di aver cambiato idea sul Segretario della Lega. L’attore detto che «Salvini sta dando voce a un sentimento che è più lontano da me di qualunque cosa voi possiate pensare, ma vedo che è un sentimento che purtroppo fa proseliti e che cresce in Italia. Ho intuito che Salvini cavalcava delle sensazioni che sono facili, sono naturali nell’uomo, sono semplici da portare avanti. Io credo che stiamo perdendo di vista la nostra indole, che è quella di un paese con quattromila chilometri coste, siamo `partenti´ e siamo `arrivanti´». Insomma Amendola sembra aver scoperto il “segreto” che ha consentito a Salvini di diventare “il miglior politico degli ultimi trent’anni” (parole sue). E a quanto pare non gli piace nemmeno un po’.
Amendola: «Non voglio vivere in un Paese che chiude i suoi porti»
Ora questa caratteristica di Salvini non è proprio una novità degli ultimi due mesi, la Lega è sempre stata così e Salvini ha sempre cavalcato “delle sensazioni che sono facili”. Ma se Salvini ha sfruttato “sensazioni facili” allora forse non è “il miglior politico degli ultimi trent’anni” ma solo un politico molto furbo che ha deciso di prendere la più classica delle scorciatoie per andare al potere. Non serve andare tanto indietro nel tempo, basta ricordarsi il comizio di Salvini che giura sul Vangelo con un rosario in mano. Se proprio Amendola non si vuole sforzare potrebbe analizzare il significato dello slogan – semplice ed efficace – Prima gli italiani.
All’Aria che Tira però Amendola non si era limitato a quel giudizio su Salvini. Aveva anche detto che le uniche due forze che potevano trovare la “quadra” e dare vita ad un governo erano la Lega e il M5S «perché sono fuori da quei giochi che non lo permetterebbero e hanno poco da perdere se non governare». Il tutto subito prima di dire di aver votato Liberi e Uguali. Come minimo si può dire che Amendola di politica non ne capisce un granché. Ma c’è chi riesce a fare di meglio, sono i piccolifan del MoVimento 5 Stelle che accusano Amendola di attaccare il governo (in realtà ha solo attaccato Salvini) non tanto per amore dei migranti e dei rifugiati ma per amor del portafoglio. Secondo i grillini infatti Amendola non avrebbe gradito l’annuncio di Di Maio di vietare la pubblicità al gioco d’azzardo dal momento che nel 2016 (due anni fa) ha prestato il suo volto ad uno spot di un sito di scommesse online. Un altro grande successo dell’analista politico Claudio Amendola.
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