“Chi rifiuta Astrazeneca sbaglia di grosso”: Antonella Viola spiega perché

di neXtQuotidiano

Pubblicato il 2021-03-20

Oggi in un’intervista a Repubblica l’immunologa Antonella Viola ha “rimproverato” chi decide di rifiutare il vaccino Astrazeneca. Spiegando quali sono i richi di posticipare la vaccinazione

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Oggi in un’intervista a Repubblica l’immunologa Antonella Viola ha “rimproverato” chi decide di rifiutare il vaccino Astrazeneca. Spiegando quali sono i richi di posticipare la vaccinazione.

“Chi rifiuta Astrazeneca sbaglia di grosso”: Antonella Viola spiega perché

Sbaglia chi oggi sceglie di rifiutare il vaccino AstraZeneca? «Sbaglia di grosso», è il rimbrotto dell’immunologa Antonella Viola.

Ci può dire un motivo per non cedere alle paure immotivate?
«Rinunciare significa finire in coda e, in attesa di essere convocati una seconda volta per ricevere un preparato diverso, rischiare di essere contagiati dal virus che sta circolando parecchio».

Perché non bisogna temere il vaccino AstraZeneca?
«È sicuro ed efficace. È stato usato su almeno 27 milioni di europei e non ha provocato effetti gravi».

Giovedì sera l’immunologa Antonella Viola, direttrice scientifica IRP Padova, è stata ospite a PiazzaPulita di Corrado Formigli, e nel corso di una lunga intervista ha fatto chiarezza sulle questioni principali e più controverse sulla vicenda AstraZeneca. Viola si è anche spinta oltre, immaginando quella che potrebbe essere la prima estate Covid ai tempi della vaccinazione di massa, tracciando uno scenario che ha diviso in due l’opinione pubblica, tra chi ha apprezzato e chi, invece, la rimprovera di eccessivo ottimismo e aperturismo in un momento in cui dobbiamo tenere ancora altissima l’attenzione.

Costo vaccini anti-Covid

“Cosa succederà quando, in estate, saremo al 70% dei vaccinati, come da scenario del Generale Figliuo?” domanda Formigli.

“Magari” sorride Viola, che traccia uno scenario inedito: “Succederà che in estate noi comunque saremo fuori da questa situazione perché avremo le persone fragili che sono protette, per cui se anche il virus circola e qualcuno si ammala non succederà nulla di speciale, diventerà una specie di influenza.”

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