Chi è Marta Fascina, la nuova fidanzata di Berlusconi

di neXtQuotidiano

Pubblicato il 2020-03-06

Classe 1990, l’onorevole ora al fianco di Berlusconi non compare dal nulla. L’hanno scoperta per prima — con gran scoramento — i ras campani di Fi, all’indomani della lunga notte delle liste elettorali di fine gennaio 2018. È Marta Antonia Fascina la candidata paracadutata nel collegio blindato Campania 1

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Mentre Francesca Pascale comunica a mezzo stampa (Repubblica) tutto il suo dolore per l’addio di Silvio Berlusconi, l’attenzione si concentra su Marta Fascina, indicata dal settimanale di Mondadori Diva e Donna come la nuova fiamma del Cavaliere. Tommaso Labate sul Corriere della Sera racconta la vita da fotoromanzo di Berlusconi & Co.:

Esce di scena Pascale, la compagna del«ridate al presidente l’agibilità politica», la pasionaria dell’apertura alla causa Lgbt, la nemica giurata del salvinismo imperante; entra Marta Fascina, accento sulla penultima (si pronuncia Fascìna), silenziosa custode dell’ortodossia della nouvelle vague del Cavaliere, che vive di fatto a Palazzo Grazioli quando è a Roma e a Villa San Martino quando si trova ad Arcore. Classe 90, nata in Calabria ma cresciuta a Portici, la nuova première dame del berlusconismo si fa vedere poco e sentire molto.

Gli ultimi due anni di pezzi ospitati su il Giornale le sono valsi la fama di colei che separa l’autentica interpretazione del pensiero del «Presidente» da quello che autentico non è. Dalle stoccate ai quarantenni del partito che rivendicano il rinnovamento di Forza Italia («Il rinnovamento c ’è già») alla sciabola usata contro Mara Carfagna, passando dai fendenti rivolti — all’epoca del governo gialloverde — sempre al M5S e mai a Salvini.

marta fascina francesca pascale silvio berlusconi

Difficile dire se lo status ufficiale dell’onorevole Fascina, deputata alla prima legislatura grazie a quel collegio sicuro sottratto in extremis a Nunzia de Girolamo, sarà quello di «fidanzata» oppure no. Lo dirà solo il tempo. Lo stesso tempo che, finora, ha premiato la corsa a fari spenti di questa ragazza che, alle frequentazioni di colleghi giovani, ha preferito le ore a parlare di politica con veterani del calibro di Elio Vito e Andrea Orsini. Ex del Partito radicale il primo, ex del Partito liberale il secondo. In fondo è grazie a costoro, forse, che Fascina riesce a cimentarsi in avventurose riletture dialettiche della storia recente del berlusconismo. Come quella volta che, a proposito del cambio della guardia Berlusconi-Monti del 2011, evocò «quello che il filosofo tedesco Habermas definì a quiet coupe d’etat». Proprio così,testualmente.

Repubblica invece nel ritratto firmato da Carmelo Lopapa ricorda che Fascina è stata portata ad Arcore proprio da Pascale: calabrese di Melito di Porto di Porto Salvo, ma cresciuta a Portici, nel Napoletano, ultimamente la deputata non è passata inosservata a Montecitorio, raccontano ora i colleghi. Anche per via di quelle iniziali “SB” tatuate su una mano e impresse in bella evidenza sulla cover dell’iPhone. Nessuno che abbia mai osato chiedere nulla, dato che a nessuno o quasi — tranne il solo Elio Vito — sembra abbia rivolto la parola in questi due anni.

Classe 1990, l’onorevole ora al fianco di Berlusconi non compare dal nulla. L’hanno scoperta per prima — con gran scoramento — i ras campani di Fi, all’indomani della lunga notte delle liste elettorali di fine gennaio 2018. È Marta Antonia Fascina la candidata paracadutata nel collegio blindato Campania 1. Nel curriculum dell’allora 28enne, un’esperienza nell’ufficio stampa del Milan, sufficiente per tacitare ogni istinto di rivolta nel partito.

marta fascina

Era stata abilissima, viene raccontato dopo, nel farsi notare dal suo idolo grazie ad alcune appassionate mail. Laureata in Lettere e Filosofia, “ad detta stampa” e “public relation specialist” nella biografia della Camera, in due anni non si ricorda un discorso che abbia lasciato il segno in aula, una dichiarazione, una polemica della deputata. Si è limitata a solcare la corsia rossa del Transatlantico con passo deciso, testa alta, sempre elegantissima.

Forse i silenzi di Marta sono più adatti a un partito del 5%?

Leggi anche: La verità di Francesca Pascale sull’addio di Berlusconi e Marta Fascina

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