C’è chi si è indignato per il “tradizionale lancio del gatto” del Comune di Bugliano

di neXtQuotidiano

Pubblicato il 2022-07-06

L’ormai nota pagina satirica ha pubblicato l’ennesimo contenuto, ovviamente satirico. Ma c’è chi, ancora una volta, ci è cascato

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Una tradizione che non esiste, un evento che non esiste in una città che esiste solamente sui social. E il corto-circuito, come già accaduto in passato, è servito. Il Comune di Bugliano, la nota cittadina in provincia di Pisa che in realtà non esiste fisicamente, ha colpito di nuovo. E lo ha fatto pubblicando l’annuncio di un evento (non) in programma il prossimo 30 luglio: il lancio del gatto. E, ovviamente, qualcuno è inciampato in tratto che segna il confine tra la satira paradossale e la realtà.

Lancio del gatto a Bugliano, l’evento satirico che la gente ha preso sul serio

Tutto è nato dall’ecosistema social in cui si geolocalizza il Comune di Bugliano. Un tweet in cui si annuncia il ritorno a una vecchia tradizione interrotta per via della pandemia:

“Dopo due anni di pandemia, finalmente torna il lancio del gatto. Fin dal 1543, ogni anno, i cittadini di Bugliano si ritrovano tutti insieme per affrontarsi in questo giuoco figlio delle più nobili tradizioni contadine.”

Ovviamente, chi frequenta i social, sa bene che il Comune di Bugliano non esiste. Ma, qualcuno che non è a conoscenza di questa dinamica ha pensato veramente che si trattasse di un evento, di una tradizione millenaria in quella sperduta cittadina in provincia di Pisa.

Ovviamente, lo ribadiamo, il comune di Bugliano non esiste (se non nella forma digitale offerta dai social) e – dunque – non esiste neanche la tradizione millenaria del “lancio del gatto”. Ma qualcuno ci ha creduto e si è indignato. E questa è l’unica vera tradizione. Perché questa fittizia cittadina in provincia di Pisa ha mietuto – nel tempo – numerose vittime: dal Consigliere Regionale del Lazio Davide Barillari per il caso del “green pass da tatuare“, all’avvocato Polacco che si è scagliato contro l’ordinanza del sindaco di Bugliano sui controlli nelle case nelle feste di Natale per verificare assembramenti. Fino a Salvini, che salutò via social gli abitanti di una città che non esiste.

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