Attualità
Chi ha creduto alla bufala del green pass da tatuare del comune “gemello” di Bugliano, e perché proprio Barillari?
di Massimiliano Cassano
Pubblicato il 2021-08-15
Il consigliere della Regione Lazio Davide Barillari ancora vittima di una bufala sul web: ha abboccato a un post di un falso comune che annunciava tatuaggi del Qr code del proprio green pass gratis per i propri cittadini
C’è un nuovo “Comune” fake che con i suoi account social diffonde bufale irreali e satiriche dopo quello, ormai famosissimo, di Bugliano. È il Comune di Bastione, che su Twitter aveva lanciato una finta campagna in cui annunciava ai cittadini che potevano tatuarsi gratuitamente il QR Code con il green pass. “Siamo lieti di annunciare che da oggi i nostri cittadini – grazie alla collaborazione di Giuliano Sergi – potranno tatuarsi il codice del green pass gratuitamente sul braccio. Cosa aspetti? Prenota anche tu!”, è il messaggio sui social. Un post che sa di fake a chilometri di distanza, ma non per Davide Barillari, consigliere regionale del Lazio, che non è nuovo a questi incidenti.
L’ex 5 stelle ha infatti commentato la presunta iniziativa con un “che vergogna”, manifestando il proprio dissenso dall’alto delle sue acclarate posizioni antivacciniste e anti green pass. Barillari non è l’unico però ad essere caduto nella bufala: a commentare anche medici che azzardano paragoni con la Stella di David al tempo della Germania nazista, e chi si chiede cosa ne sarà del tatuaggio una volta che la pandemia sarà finita. “Siamo ormai ad un passo dal microchip”, dice qualche scettico del certificato verde. A sorprendere però è la capacità di Barillari nel cascare sistematicamente in questi post fake: già nel denunciare il presidente del Consiglio Mario Draghi per le parole “L’appello a non vaccinarsi è un appello a morire” aveva scelto di affidarsi a un avvocato, Edoardo Polacco, che aveva creduto a un post del Comune di Bugliano in cui si avvertiva la popolazione che durante il cenone sarebbero stati disposti controlli a campione nelle case dei cittadini per verificare che le norme anti contagio venissero rispettate.
Durante gli Europei di calcio, inoltre, Barillari aveva collegato il malore avuto dal calciatore danese Christian Eriksen al fatto che fosse vaccinato. Informazione non vera, ma che anche lo fosse stata non sarebbe in nessun modo conciliabile con quanto accaduto. Anche stavolta Barillari ha preferito non perdere un minuto per “fare un check” su Google e si è lasciato andare verso l’ennesima cantonata.