Carlo Cafarotti: il ribelle M5S diventa delegato all'VIII Municipio

di neXtQuotidiano

Pubblicato il 2017-07-12

Un paio di anni fa diceva che il M5S rischiava di diventare come l’ISIS e si dimetteva da consigliere municipale. Adesso è stato nominato dalla Giunta Raggi

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Carlo Cafarotti sarà il nuovo delegato della sindaca all’VIII Municipio, la prima stella caduta nella Capitale dopo le dimissioni di Paolo Pace. Cafarotti è dipinto come in ottimi rapporti con Virginia Raggi e Daniele Frongia mentre gli attivisti dell’VIII non sembrano per nulla felici della scelta. :«Ci è stato imposto, nonostante sia stato più che defilato negli ultimi anni. Noi portavoce e attivisti, invece, non siamo stati consultati: così non va bene», hanno detto a Simone Canettieri de Messaggero.

Carlo Cafarotti: il ribelle M5S diventa delegato all’VIII Municipio

Ma ne suo curriculum c’è anche altro. Ovvero le dimissioni da consigliere municipale al V Municipio con tanto di lettera pubblicata sul blog di Beppe Grillo in cui sosteneva che il M5S fosse come l’ISIS.

carlo cafarotti VIII Municipio
Dal blog di Beppe Grillo

Sicuramente siamo diversi dagli altri: le capacità dei nostri portavoce, la nostra buona fede, il tutto rafforzato dalla nostra fedina penale intonsa, ci rende dei marziani al confronto del Pd+-L con il loro Mose, L’Expo, MafiaCapitale, etc. – insomma una Manipulite perpetua -; ma la mancata indulgenza, le forme di intransigenza interna, il fondamentalismo più ottuso ci rendono a volte più simili all’ISIS che non allo strumento di democrazia che sognamo. Non è così che deve andare. Dobbiamo ripensare il nostro rapporto con gli altri, e ripensarci come organizzazione interna.
Abbiamo anche confuso la centralità della rete, sacrosanto dogma da noi sposato, con la centralità del sito www.beppegrillo.it. Questo è un errore tattico che diventa persino strategico: abbiamo demandato ad un sito soltanto, quel che fino a poco prima delle elezioni facevano centinaia di siti e meetup, diminuendo la nostra potenza di fuoco. Ci siamo legati le braccia da soli, e per chi sta sul territorio come sono stato io, per chi lavora in cambusa, per dirlo alla marinara, è un pò come legarsi le mani: con cosa le peli le patate? Non è così che deve andare. Anche gli strumenti, non ultimo quelli di sondaggio su realtà locali, devono essere molto più diffusi e capillari, anche fluidi, come fluida è la rete stessa, come fluidi ci siamo pensati sin dall’inizio.

Cafarotti è stato nominato con ordinanza lo scorso 3 luglio con la missione (a titolo gratuito) di valorizzare il rapporto istituzionale con i cittadini:

O meglio, come si legge nel documento del Campidoglio, dovrà occuparsi «di sviluppo di modelli partecipativi che valorizzino la qualità del coinvolgimento dei cittadini, con particolare riferimento alle potenzialità offerte dalle innovazioni della tecnologia digitale». Cafarotti sarà il console 2.0 della sindaca Raggi, diventata formalmente reggente della Garbatella, alla quale «riferirà esclusivamente e periodicamente». ⌊…⌋
Ma il problema, appunto, sono le truppe. Dice per esempio Marco Salietti, consigliere municipale uscente: «Confermo il malumore di noi attivisti per questa nomina che sembra frutto di un accordo sotterraneo e comunque è grave la mancata condivisione con il nostro territorio». Aggiunge Franco: «Questa è un’ulteriore imposizione dall’alto senza nemmeno una telefonata».

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