La candidatura di Berlusconi vista (e sminuita) dai media stranieri: “Tornerebbe l’Italia del burlesque”

di neXtQuotidiano

Pubblicato il 2022-01-18

Mentre Silvio Berlusconi tentenna e cerca voti per raggiungere quota 505 grandi elettori, i giornalisti delle testate straniere che coprono le elezioni per il Quirinale stroncano la sua candidatura

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Silvio Berlusconi non ha ancora sciolto la riserva e le ultime notizie lo vedono “ottimista” nonostante gli alleati di centrodestra continuino a supportarlo a parole mentre fanno terra bruciata intorno a lui. Se diventasse presidente della Repubblica, tornerebbe “l’Italia da operetta, l’Italia del burlesque”, andando di fatto a disperdere quel patrimonio di credibilità che il Paese ha riconquistato da quando Mario Draghi è diventato presidente del Consiglio. Questo è in sintesi il parere – raccolto dall’Adnkronos – dei principali corrispondenti della stampa straniera a Roma che stanno seguendo le vicende politiche in vista dell’elezione per il Quirinale. C’è chi si dice “incredulo” per il riemergere di un personaggio “condannato e che pensavamo fosse ormai stato consegnato al passato”. Philip Willan, collaboratore del Times, parla di “una scelta significativa, anche se fatta in modo bizzarro e arcaico”. “Poi la cosa che mi ha colpito particolarmente – aggiunge – è il contrasto tra la figura di Sergio Mattarella e quella di Berlusconi, dando per reale la sua possibilità di succedergli: sono due figure agli antipodi, con Mattarella molto serio e pacato, e Berlusconi molto chiacchierato, ricordato per il bunga bunga. Mi colpisce il fatto che non colpisca gli italiani. Semmai venisse eletto, riproporrebbe l’immagine dell’Italia da burlesque, da operetta”.

La candidatura di Berlusconi vista dai media stranieri

Dalla Germania Constanze Reuscher, corrispondente di vari media tedeschi: “Se Berlusconi diventasse presidente, credo che rinuncerei all’idea che ho di prendere la cittadinanza italiana: io vivo qui da 32 anni, sono sposata con un italiano e i miei tre figli sono cresciuti qui, oltre a pagare le tasse, vorrei condividere qualche altra cosa, l’identità italiana, se si fonda su valori etici e morali e sui valori della Costituzione. Ma il leader di Fi non ha dato un esempio di etica e morale che corrisponda a questi valori”. Valerie Segond, corrispondente del quotidiano francese Le Figaro: “Sono molto colpita che in una democrazia così forte e grande come quella italiana, le regole del gioco per l’elezione al Quirinale siano così oscure, che non ci sia trasparenza nei negoziati, che nessun candidato possa esprimere la propria visione dell’equilibrio istituzionale”. Per la Spagna Daniel Verdu Palay, corrispondente per El Pais: “C’è incredulità per Berlusconi, che da noi viene considerato un personaggio del passato, condannato per frode fiscale, è triste pensare che l’Italia possa dare la guida morale del Paese a un personaggio come lui. Berlusconi può diventare un agente del caos e lui nelle turbolenze si muove bene. Non scommetterei per lui, ma non scommetterei contro di lui”.

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