Calenda e Renzi che non è serio

di Alessandro D'Amato

Pubblicato il 2020-02-24

« Il modo di Renzi di stare nel governo dopo averlo promosso, bombardandolo tutti i giorni, è un comportamento che esclude un’alleanza politica. Da subito sono stato contrario al governo giallo-rosso, che funziona male e fa crescere la destra. Ma essere coerenti, trasparenti è per noi un requisito fondamentale»

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Carlo Calenda rilascia oggi un’intervista a Repubblica per criticare Matteo Renzi, colpevole a suo parere di scarsa serietà, così certificando una rottura precoce tra Italia Viva e Azione, che sembravano potersi alleare alle prossime elezioni regionali in vista delle politiche insieme a +Europa di Emma Bonino e Benedetto Della Vedova, che invece è ancora in scia al senatore di Scandicci. Calenda dice che si alleerà con il centrosinistra nelle regioni (annuncia l’ok a Lorenzoni in Veneto mentre dice ancora no a Emiliano) e piccona l’ex premier:

«Renzi non è serio: fa nascere un governo e poi lo bombarda tutti giorni. È un modo di fare politica incoerente, con un tatticismo debole e sconclusionato».

E sulla sua candidatura a sindaco di Roma, Calenda ammette che la tentazione potrebbe esserci:
«Ma per ora sono impegnato a fare crescere il nostro partito».

Calenda, alle regionali quindi ha avuto un ripensamento, si alleerà con il Pd?
«Appoggeremo in Veneto Arturo Lorenzoni. Non è forse il profilo che avremmo suggerito, ma è una persona perbene che viene dalla società civile e non ha fatto intese con i 5Stelle. Ci sono quindi tutti gli elementi per non spaccare il centrosinistra. Come del resto abbiamo già fatto in Emilia Romagna sostenendo Bonaccini. Insieme saremo anche in Toscana. E nelle Marche stiamo valutando l’alleanza con il Pd su una figura di qualità, dopo il ritiro di Valeria Mancinelli, la sindaca dem di Ancona, l’unica personalità che avrebbe potuto combattere veramente la battaglia per non perdere la Regione. Trovo sorprendente che il Pd non l’abbia sostenuta, ma anzi boicottata».

calenda renzi

In Puglia quindi lei procede verso un accordo con Renzi?
«Io non sto procedendo con Renzi da nessuna parte, né a livello nazionale, né regionale. Spero di procedere insieme a tutto il centrosinistra unito».

Feeling già finito?
«Non è mai cominciato. Il modo di Renzi di stare nel governo dopo averlo promosso, bombardandolo tutti i giorni, è un comportamento che esclude un’alleanza politica. Da subito sono stato contrario al governo giallo-rosso, che funziona male e fa crescere la destra. Ma essere coerenti, trasparenti è per noi un requisito fondamentale. Su questo non c’è sintonia. Non ci
siamo più visti, né sentiti».

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