“Buffoni!”: Calderoli contestato in strada mentre si vanta di aver fatto cadere il governo Draghi | VIDEO

di neXtQuotidiano

Pubblicato il 2022-07-22

Roberto Calderoli viene contestato in strada per aver fatto cadere il governo Draghi. Un uomo lo riconosce e gli grida: “Buffoni!”

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“Abbiamo fatto il nostro dovere, è nell’interesse del Paese. Piuttosto che avere il governo Draghi sorretto da Pd, 5 Stelle a giorni alterni e con ciascuno che porta avanti le proprie bandierine…”: Roberto Calderoli commenta passeggiando intorno Palazzo Madama la caduta del governo e viene interrotto da un passante che lo riconosce e gli grida più volte “buffoni” prima di allontanarsi.

“Buffoni!”: Calderoli contestato in strada mentre si vanta di aver fatto cadere il governo Draghi

Il senatore ed esponente di lunga data della Lega è stato tra i protagonisti di quanto accaduto in Parlamento nei momenti cruciali che hanno sancito la fine della legislatura: insieme al capogruppo del Carroccio Massimiliano Romeo ha firmato una risoluzione per chiedere la prosecuzione dell’esecutivo “profondamente rinnovato sia per le scelte politiche sia nella composizione”, di fatto chiedendo l’esclusione del Movimento 5 Stelle”. Il testo recita così:

Il Senato, atteso che nella seduta del Senato del 14 luglio una forza politica della maggioranza non ha partecipato alla votazione sulla questione di fiducia posta dal Governo sul decreto-legge c.d. “Aiuti”; preso atto che il Presidente del Consiglio dei Ministri ha rassegnato le dimissioni, che non sono state accolte dal Presidente della Repubblica; considerato che il Presidente del Consiglio è stato invitato a rendere comunicazioni al Parlamento; rilevata la necessità che tra i rappresentanti delle forze politiche facenti parte della compagine governativa siano compresi esclusivamente quelli espressione dei partiti che hanno votato a favore della fiducia nella citata seduta del Senato del 14 luglio; ritenuta essenziale e non rinviabile una netta discontinuità nelle politiche e nella composizione dell’esecutivo; considerate le premesse parte integrante e vincolante della risoluzione, accorda il sostegno all’azione di un governo profondamente rinnovato sia per le scelte politiche sia nella composizione”.

Draghi aveva invece posto la questione di fiducia sulla risoluzione Casini, ben più stringata: “Ascoltate le comunicazioni del Presidente del Consiglio, il Senato le approva”.


Fiducia che era arrivata lo stesso, anche senza i voti di Forza Italia, Lega e M5S, ma che non è stata sufficiente a scongiurare lo scioglimento delle Camere.

 

(immagine di copertina: screenshot video Corriere della Sera)

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