“Affari correnti”: cosa può fare Draghi da oggi fino alle elezioni

di neXtQuotidiano

Pubblicato il 2022-07-22

Il governo Draghi “resta in carica per il disbrigo degli affari correnti”: cosa può fare (e cosa no) l’esecutivo in attesa delle elezioni del 25 settembre

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Per il “principio di continuità dell’attività di governo”, l’esecutivo guidato da Mario Draghi resterà in carica fino all’insediamento di una nuova squadra a Palazzo Chigi: due, forse tre mesi, nel quale il presidente del Consiglio e i suoi ministri potranno soltanto occuparsi del “disbrigo degli affari correnti”. Perde quindi ogni forza dal punto di vista politico, non può mettersi al lavoro su progetti di lungo respiro, ma è tenuto ad occuparsi delle contingenze e delle urgenze. Come spiega Openpolis, il governo potrà emanare decreti legge (che per definizione sono legati alle emergenze) ed esaminare i relativi disegni di conversione, può inoltre occuparsi dei disegni di legge di ratifica dei trattati, i ddl di delegazione europea e della legge europea perché legati ad obblighi internazionali. Non potrà però elaborare nuovi disegni di legge, né adottare nuovi regolamenti ministeriali o governativi oppure procedere con nomine o designazioni.

“Affari correnti”: cosa può fare Draghi da oggi fino alle elezioni

In questi 70 giorni non si potranno approvare decreti legislativi (come quelli della riforma fiscale e della riforma della giustizia), ma i fari sono puntati sulla legge di Bilancio: per scongiurare l’esercizio provvisorio va approvata entro la fine dell’anno, ma la nota di aggiornamento al Def va inviata a Bruxelles entro il 15 ottobre. Di quest’ultima si occuperà il governo Draghi, mentre la cosiddetta “manovra” verrà scritta dal prossimo esecutivo. Un’indiscrezione di Repubblica riporta che potesse essere impostata già dall’ex presidente della Bce, ipotesi però rifiutata proprio dal capo del governo. Sul tavolo restano il decreto Aiuti 2, quello sulle infrastrutture da convertire, il golden power e l’attuazione del Pnrr. Tra gli appuntamenti internazionali spicca il Consiglio europeo previsto a settembre nel quale si discuterà del prezzo del gas. “Per   fare tutto questo dobbiamo mantenere determinazione”, ribadisce Draghi ai suoi ministri, ringraziandoli per l’esperienza di governo e invitandoli ad essere “orgogliosi” di quanto fatto fino ad ora.

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