Le missioni fantasma dell’ex ministro leghista Bussetti

di neXtQuotidiano

Pubblicato il 2019-10-27

Immotivati 80 viaggi di lavoro su 133, tutti pagati con i soldi dello Stato. Oltre alla diaria, extra da più di 25mila euro. Lui replica: non ricordo

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Che la Lega sia effettivamente pronta a prendere il posto del centrodestra alla guida del paese lo dimostra la storia raccontata oggi da Corrado Zunino su Repubblica e che riguarda l’ex ministro dell’Istruzione del governo Conte One Marco Bussetti.

In un governo durato fino al 5 settembre scorso, ha concentrato le missioni di lavoro in Lombardia. In maniera sospetta. Viaggi istituzionali, visite a scuole e laboratori. In tredici mesi le sue missioni sono state 133 (mancano, ancora, le “note spese” di gennaio, agosto e settembre 2019). Di queste, ottantotto sono state realizzate in Lombardia e settanta a Milano. Perché un ministro italiano ha scelto di fare i due terzi dei suoi viaggi di lavoro nella regione in cui vive? (Bussetti abita in un condominio di Gallarate, provincia di Varese, appartamento di proprietà dei genitori concesso in usufrutto).

«Dovevo curare le scuole del mio territorio», dice, leghista affezionato all’orto di casa e pronto a lasciare il giovedì l’ufficio per tornarvi il martedì successivo. Ma la lettura dell’agenda dell’ex ministro, curata dalla sua segreteria, e il confronto fatto da Repubblica con l’elenco delle trasferte e i relativi costi rivelano l’esistenza di un numero ingombrante di missioni fittizie, create ad arte, per le quali il ministero dell’Istruzione — lo Stato, quindi — ha pagato il rimborso.

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Ottanta missioni di Bussetti delle 133 sono immotivate. Non esistono sull’agenda ufficiale che per sedici mesi ne ha registrato gli spostamenti o sono state fissate in giorni in cui la rubrica elettronica segnava “impegno privato”. In alcuni casi l’ex responsabile dell’Istruzione non si è presentato all’evento annunciato, ma ha mandato lo stesso a rimborso il biglietto aereo utilizzato per rientrare a Linate o a Malpensa.

Con questa voce — “missioni non giustificate” — abbiamo contato 54 trasferte. In diversi giorni, poi, l’occasione prevista appare gracile sul piano istituzionale, somiglia piuttosto a una scusa per poter tornare a casa spesato dallo Stato. Nove viaggi sono costruiti in questo modo. Grazie al gioco dei “finti incarichi”, l’ex ministro Bussetti per 25 volte ha messo in nota spese gli spostamenti — quasi sempre in aereo, sempre Alitalia — che all’inizio della settimana l’hanno portato a Roma, per il lavoro alla scrivania di viale Trastevere 76/A.

Interrogato sui singoli episodi, Marco Bussetti dice: «Non ricordo, dovrei rivedere tutte le carte», sostiene, «forse l’agenda è stata gestita male dalla segreteria». L’ex capo della segreteria, Biagio Del Prete, viceprefetto aggiunto, assicura: «L’abbiamo aggiornata minuziosamente, non possiamo sapere se poi il ministro ha partecipato agli incontri».

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