Il fake dell’omicidio di Burioni da parte delle Brigate Rosse

di dipocheparole

Pubblicato il 2018-08-28

Dopo i fake tweets con la solidarietà ai Benetton, prosegue la simpatica strategia della fregnaccia nei confronti di Roberto Burioni da parte di improbabili account appena nati. Stavolta è di scena @Martina06265273, che rispondendo a un tweet del virologo e con la chiara intenzione di provocarsi una shitstorm (d’altro canto l’account è appena nato, cosa …

article-post

Dopo i fake tweets con la solidarietà ai Benetton, prosegue la simpatica strategia della fregnaccia nei confronti di Roberto Burioni da parte di improbabili account appena nati. Stavolta è di scena @Martina06265273, che rispondendo a un tweet del virologo e con la chiara intenzione di provocarsi una shitstorm (d’altro canto l’account è appena nato, cosa c’è di meglio di un battesimo del fuoco?) pubblica una finta homepage del quotidiano online del PD Democratica in cui si annuncia che il “fiancheggiatore del Partito Democratico e accanito nemico del popolo italiano” è stato ucciso dalle Brigate Rosse davanti alla sua abitazione.

roberto burioni brigate rosse

Lo scatto utilizzato è una fotografia storica: si tratta della riproduzione dei rilievi della polizia scientifica davanti all’abitazione di Marco Biagi, ucciso nel marzo del 2002. Anche il testo del presunto pezzo di Democratica riprende quello di Repubblica dell’epoca.

roberto burioni brigate rosse 1

Qualcosa si può cominciare a dire sul modus operandi di questi fake tweet: sono tutti pubblicati da account appena nati e probabilmente nati proprio per fare questo, fanno di tutto per farsi notare postando direttamente nelle reply dell’obiettivo e i testi sembrano scritti da un incapace di intendere e di volere che ha finito le scuole elementari con i punti Mira Lanza. La scelta dell’obiettivo è probabilmente frutto di qualche ossessione personale di una mente malata e pericolosa soprattutto per sé stessa, mentre il fatto che l’autore non sia in grado di scrivere nemmeno quattro righe e debba copiarle da articoli vecchi dimostra che anche lui, porello, è abbastanza cosciente di non stare per niente bene. Le indagini della polizia per individuare i responsabili non dovrebbe essere poi così difficile: è chiara infatti la responsabilità della legge Basaglia e dei provider Internet, che continuano a fornire abbonamenti a gente che è più stupida di una sedia.

Leggi sull’argomento: «Burioni lascia Rimini per le minacce dei no-vax», ma lui smentisce

Potrebbe interessarti anche