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Boris Romantschenko, morto sotto le bombe di Putin dopo essere sopravvissuto all’Olocausto

neXtQuotidiano 21/03/2022

Boris Romantschenko, sopravvissuto ai campi di concentramento di Buchenwald, Peenemünde, Dora e BergenBelsen, è rimasto ucciso in un’esplosione mentre era nel suo appartamento a Kharkiv

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Un sopravvissuto all’Olocausto è stato ucciso nella sua casa nella città ucraina di Kharkiv, secondo un tweet tratto da un resoconto commemorativo del campo di concentramento di Buchenwald: “Boris Romantschenko – si legge – è sopravvissuto ai campi di concentramento di Buchenwald, Peenemünde, Dora e BergenBelsen. È stato ucciso venerdì scorso in un’esplosione nella sua casa di Kharkiv, in Ucraina. Aveva 96 anni. Siamo sbalorditi”.

Boris Romantschenko, morto sotto le bombe di Putin dopo essere sopravvissuto all’Olocausto

“Secondo sua nipote – è la ricostruzione – viveva in un edificio a più piani, colpito da un proiettile. Boris Romanchenko ha lavorato intensamente sulla memoria dei crimini nazisti ed è stato vicepresidente del Comitato internazionale Buchenwald-Dora”. Romanchenko ha lavorato intensamente sulla memoria dei crimini nazisti ed è stato vicepresidente del Comitato internazionale Buchenwald-Dora. Nel 2012 è intervenuto a una celebrazione dell’anniversario della liberazione del campo di concentramento di Buchenwald. Alla cerimonia ha letto un impegno scritto dai sopravvissuti come lui “a costruire un nuovo mondo di pace e libertà”. La sua morte arriva dopo che i bombardamenti russi hanno distrutto Babyn Yar, un memoriale sul luogo di uno dei più grandi massacri dell’Olocausto. Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky commentò così la vicenda: “Al mondo, che senso ha dire ‘mai più’ per 80 anni, se poi si rimane in silenzio quando una bomba cade sullo stesso sito di Babyn Yar?”.

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