“Sei un irresponsabile”, l’affondo di Stefano Bonaccini su Giuseppe Conte

di neXtQuotidiano

Pubblicato il 2022-07-14

Dopo l’annuncio dell’uscita dall’Aula durante il voto di fiducia al Senato, non sono mancati commenti da parte degli esponenti del PD

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Lo aveva già detto la scorsa settimana, quando dagli ambiente parlamentari ed extra-parlamentari stavano trapelando le voci sullo strappo del MoVimento 5 Stelle: “Se il M5s torna pupulista e fa cadere il governo neanche morto ci vorrei fare una alleanza”. E quel momento è arrivato nella notte tra mercoledì e giovedì: Giuseppe Conte annuncia l’uscita dall’Aula del Senato dei suoi parlamentari durante il voto (di oggi) di fiducia al governo sul dl Aiuti, dando il via alla crisi di governo. E, subito dopo, Stefano Bonaccini ha commentato così questa decisione:

Bonaccini contro Conte, “sei un irresponsabile”

“Inutile sprecare parole. Se metti a rischio il governo durante una pandemia energetica, aggravata dalla guerra, sei semplicemente un irresponsabile. Punto”. Una dichiarazione, quella del Presidente della Regione Emilia-Romagna, sembra rappresentare la posizione del Partito Democratico. Dopo i “sogni” di un fronte allargato tra PD e M5S alle prossime Politiche, dunque, questa mossa pentastellata ha fatto crollare il castello di sabbia. E la conferma arriva dalle parole di altri esponenti dem, partendo proprio dal segretario Enrico Letta:

“se una forza politica importante come i 5S, esce dal governo non è per ricatto o per ripicca del Pd che diciamo che cade tutto e si va al voto. È la logica delle cose e quello che hanno detto Salvini e Berlusconi: è una considerazione ovvia”.

Una dichiarazione morbida rispetto alle parole di Bonaccini, ma che dà un chiaro indirizzo sulla fine di quell’alleanza già proposta (a spot) a livello locale e che si voleva riproporre nel 2023. Ma, probabilmente (perché la politica insegna a non stupirsi mai), questo non accadrà. E lo conferma anche il sindaco di Firenze Dario Nardella:

“È da irresponsabili aprire una crisi. Quello che mi dispiace è che questi partiti, i più agitati, scaricano sul governo il peso delle divisioni e dei problemi interni. Noi abbiamo costruito dei rapporti con i 5 Stelle, mi auguro che Conte prenda una scelta da leader politico. Il leader politico deve indicare una strada, capire qual è il sentimento del Paese, non si può far trascinare solo dai sondaggi”.

E anche il senatore del Partito Democratico, Andrea Marcucci (intervistato dal quotidiano L’Identità), non usa parole al miele dopo la decisione del MoVimento 5 Stelle e di Giuseppe Conte:

“Non ho mai capito il M5S, è un mio limite dall’inizio della loro avventura. E conseguentemente non capisco Conte. Mettere in discussione il governo mentre si approva un decreto importante che si chiama per l’appunto Aiuti, alla vigilia di un provvedimento atteso come il salario minimo e l’apertura di un tavolo sociale, va oltre la mia capacità di comprensione. Mi sembra che Conte insegua un discutibilissimo interesse di bottega, con un comportamento non proprio all’altezza di un ex presidente del Consiglio”.

Il campo largo che spaziava dal Partito Democratico a MoVimento 5 Stelle, dunque, si è dissolto in una lunga notte di inizio estate.

(Foto IPP/Felice De Martino)

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