L’ideona di Berlusconi: andare al governo con una nuova maggioranza

di neXtQuotidiano

Pubblicato il 2020-07-02

Il Cavaliere rilascia oggi un’intervista a Repubblica (o tempora! o mores!) per far sapere che gradirebbe molto entrare in un nuovo governo con una maggioranza non si sa quanto alternativa a quella attuale allo scopo di gestire la crisi del post-Coronavirus

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Silvio Berlusconi rilascia oggi un’intervista a Repubblica (o tempora! o mores!) per far sapere che gradirebbe molto entrare in un nuovo governo con una maggioranza non si sa quanto alternativa a quella attuale allo scopo di gestire la crisi del post-Coronavirus:

Secondo lei, il governo Conte resisterà all’impatto della crisi economica d’autunno?
«Mi pare sempre più difficile, ma la voglia di sopravvivenza del ceto politico dei Cinque Stelle può fare miracoli. Il presidente Conte ha dato prova di sapersi destreggiare con abilità fra le  contraddizioni della sua maggioranza. Peccato che tale abilità sia utile solo a lui e non all’Italia».

La maggioranza ha numeri sempre più risicati. Pensa che altri senatori abbandoneranno, fino a far venire meno il sostegno al governo?
«Credo che fra i parlamentari, anche fra quelli della maggioranza, sia diffusa la consapevolezza del fatto che il paese su questa strada va incontro al disastro economico. Non escludo affatto che in alcuni di loro prevalga l’amore per la nazione rispetto agli interessi personali o di partito».

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In caso di crisi, voi invocate elezioni. Non pensa che invece, alla luce dell’emergenza economica, si creerebbero le condizioni per un governo di unità nazionale? Voi ci stareste?
«Non credo che ne esistano le condizioni e non credo servirebbe all’Italia un governo con forze politiche antitetiche fra loro. Noi e i  5Stelle, per esempio, abbiamo una visione diametralmente opposta su tutto. Se però in questo Parlamento si creassero davvero le condizioni per una maggioranza diversa, più efficiente, più rappresentativa della reale volontà degli italiani, andrebbe verificata, naturalmente prima di tutto con i nostri alleati».

Contro il governo Conte intanto scendete di nuovo in piazza sabato a Roma. Ce n’era davvero bisogno, a un mese dal 2 giugno e con i focolai ancora attivi?
«Tutto si svolgerà rispettando rigorosamente le disposizioni sanitarie, com’è logico. Le  manifestazioni di piazza sono una forma di partecipazione democratica che va sempre incoraggiata. In questo caso, si tratta di essere vicini alla parte più produttiva del Paese, che sta soffrendo gravemente»

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