Virginia fa le cose per bene: annullato per la quarta volta il bando rimozioni

di neXtQuotidiano

Pubblicato il 2018-08-25

Sembra una barzelletta ma è tutto vero: per la quarta volta viene annullato il bando per la rimozione delle auto in divieto di sosta. Dispersi i grillini responsabili in Campidoglio

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Il progresso dell’umanità, si sa, procede per tentativi ed errori. Non c’è quindi molto di strano se la Commissione Trasporti del Comune di Roma guidata da Enrico Stefàno, l’assessorato alla Roma in Movimento guidato da Linda Meleo e la giunta guidata da Virginia Raggi abbiano fallito per quattro volte l’obiettivo di fare un bando per la rimozione delle auto in divieto di sosta in città. Ieri, infatti, nel silenzio dell’amministrazione Raggi e dei responsabili politici della questione, è diventato ufficiale l’annullamento della gara d’appalto. Racconta oggi Repubblica Roma:

L’ultimo bando, sospeso da ieri sul sito del Comune, era stato pubblicato a giugno e l’apertura delle buste era prevista per settembre. Un maxi appalto da 11 milioni di euro. Una rivoluzione per il Campidoglio e la polizia Municipale, che insieme avevano pianificato un servizio da 50mila rimozioni all’anno gestito da una piattaforma digitale. Un piano innovativo che però ha mostrato subito le sue crepe.

È stato sufficiente leggere le carte della gara per notare le “anomalie”. Una su tutte: il nuovo servizio non prevedeva le ganasce. Una dimenticanza, certo. A cui si è aggiunto anche un calcolo errato nella sezione ” costi fissi”. I responsabili avevano prima specificato che le ” aree da destinare alle richieste della polizia Locale sono 3 e devono garantire la capacità di parcamento mezzi”. Ovvero ricoveri adeguati per le auto e il successivo ritiro.

enrico stefano bando rimozione auto 1

Poi, però, nel paragrafo successivo, per la stima dell’orario annuale del servizio, del servizio custodia e di gestione le aree erano diventate 4. Con il risultato di falsare il conteggio della previsione di spesa. Tecnici e legali hanno avuto tre mesi per rimediare. Ma non è successo nulla se a una manciata di giorni dall’affidamento è arrivata la determina dirigenziale del Dipartimento per la razionalizzazione della spesa che ha disposto ” l’annullamento in autotutela”.

Per far fronte alle urgenze il Campidoglio dovrà continuare ad avvalersi dei quaranta carro attrezzi dei sei depositi giudiziari. Un numero insufficiente a gestire una città come Roma, impegnati oltretutto per svariate esigenze e non solo per la rimozione forzata da infrazione stradale. Intanto il Comune di Roma continua a favorire la sosta selvaggia in città e i suoi rappresentanti istituzionali (Virginia Raggi, Linda Meleo, Enrico Stefàno) se ne stanno ben nascosti senza far sapere nulla di nulla ai cittadini. Non sia mai che pensassero che non sanno cosa fare.

Leggi sull’argomento: Il Comune di Roma continua a favorire la sosta selvaggia

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