I bambini rinchiusi nel rifugio della metropolitana di Kharkiv che cantano l’inno ucraino | VIDEO

di neXtQuotidiano

Pubblicato il 2022-03-23

Il filmato è stato pubblicato dalla deputata ucraina Lesia Vasylenko. Si vede un uomo alla chitarra, poi piccoli e grandi che intonano le parole di “Šče ne vmerla Ukrajiny “

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La musica continua a rappresentare la vita. Anche sotto le bombe, anche nel bel mezzo di un’invasione che sta provocando morte e distruzioni. Note e parole hanno accompagnato questo primo mese di guerra in Ucraina. Dalla piccola Amelia che cantava “Let it go” di Frozen dal bunker in cui era rinchiusa a Kyiv, a chi ha scelto di continuare a suonare un pianoforte in piazza nonostante le sirene anti-aeree. E oggi da Kharkiv arriva un’altra testimonianza musicale, con i bambini che cantano l’inno ucraino mentre si trovano rinchiusi nel rifugio della stazione della metropolitana.

Bambini cantano inno ucraino dal rifugio nella metro di Kharkiv

Il video è stato condiviso sui social della deputata ucraina Lesia Vasylenko e immortala un momento avvenuto nelle scorse ore. Un giovane alla chitarra suona le note dell’inno ucraino il cui titolo è emblematico e sembra racchiudere al meglio la situazione che il popolo sta vivendo da un mese: “Šče ne vmerla Ukrajiny”, che tradotto vuol dire “Non è ancora morta l’Ucraina”. E mentre gli accordi si susseguono sulla chitarra, i bambini utilizzano la propria voce cantando le strofe di quel canto patriottico diventato inno ufficiale nel 1996.

“Non è ancora morta la gloria dell’Ucraina, né la sua libertà,
a noi, giovani fratelli, il destino sorriderà ancora.
I nostri nemici scompariranno, come rugiada al sole,
e anche noi, fratelli, regneremo nel nostro Paese libero.
Daremo anima e corpo per la nostra libertà,
e mostreremo che noi, fratelli, siamo di stirpe Cosacca”

Piccoli e adulti uniti in un coro unanime di quell’inno così strettamente attuale. L’ennesima testimonianza che arriva da uno dei luoghi simbolo di questa guerra. Da una delle città devastate dai missili e dai civili uccisi in questa guerra.

(foto e video: da Twitter)

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