Politica
Il contributo da 5mila euro ai rom che aprono un’attività
neXtQuotidiano 28/06/2018
L’assessora ai servizi sociali del Campidoglio Laura Baldassarre annuncia il provvedimento e il potenziamento dei centri per i ROM

«Stiamo attivando tutti gli strumenti possibili, compreso un contributo da 5mila euro per chi apre un’attività. Si tratta di accompagnamento al lavoro attraverso i centri di orientamento, una misura che abbiamo approvato un anno fa e che intendiamo potenziare»: Laura Baldassarre, assessora ai servizi sociali del Comune di Roma, parla dello sgombero del Camping River negando che la scelta sia dovuta al governo Lega-M5S e parla con il Messaggero di una terza via tra sgomberi e assistenzialismo che sta seguendo il Campidoglio:
In questi giorni rimbalzano le immagini di moduli abitativi devastati per non far più entrare le famiglie. E subito si può pensare che questa accelerazione e questa violenza visiva siano frutto della nuova intesa di governo Lega-M5S. «Tutt’altro – continua l’assessore -quei moduli abitativi sono del Comune e da tempo i rom sanno che devono essere rilasciati. Peccato che le famiglie abbiano rifiutato, nonostante le misure messe in piedi dall’amministrazione, misure che altri romani non hanno mai avuto».
Baldassarre tiene a sottolineare, mentre si lancia in appelli, due fatti abbastanza noti: il sistema dei campi «venne introdotto dal ministro Roberto Maroni dieci anni fa e l’Unione Europea ci obbliga a superarlo, per fortuna». Non solo, dietro la gestione di questi ghetti a Roma sono 7 i campi autorizzati e una decina quelli tollerati per un totale di 5mila persone – si celavano gli affari di Buzzi e Carminati, il mondo di mezzo che diceva: «Con gli zingari si fanno più soldi che con la droga». Dunque facendosi forza su questi assi, Baldassarre e quindi Raggi provano a cambiare paradigma. Senza salire sulla ruspa di Salvini. «Non serve l’approccio assistenzialista, non serve la ruspa. Anzi, a questo proposito: una cosa sono le parole, un’altra i fatti, che come stiamo vedendo hanno una loro complessità».
In questa terza via, che è quella che vuole percorrere il Campidoglio M5S in chiave di contraltare alla Lega, rimane l’emergenza dei campi nella Capitale. Entro il 2020 dovranno essere chiusi altri due centri: Barbuta e Monachina. L’esperimento pilota del River procede con estrema fatica. «Alla Barbuta – continua l’assessore – abbiamo scoperto che c’erano 60 bambini che non erano mai andati a scuola. Per questo dico: non bisogna mai abbandonarsi al peggio. Certi facili profeti non vanno ascoltati: si può cambiare il sistema, puntando sulla legalità e l’inclusione».
Tra i vari strumenti finanziari dall’Europa ci sono appunto i contributi per gli affitti (pagati direttamente dall’amministrazione) e il rimpatrio assistito (soprattutto per chi viene dall’Est Europa). Per tutti gli altri c’è la possibilità di un contributo affinché si trovino un lavoro. Non è assistenzialismo questo? «No, stiamo potenziando i nostri centri – conclude l’assessore – dobbiamo mettere più persone possibili nelle condizioni di uscire volontariamente dal ghetto fisico e mentale in cui vivono».