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«L’autocertificazione per i vaccini non è valida»

neXtQuotidiano 09/08/2018

Il collegio dei professori universitari di pediatria e i presidi avvertono: la circolare del ministero è in contrasto con il DPR 445/2000

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La circolare Grillo-Bussetti, che prevede l’autocertificazione per i vaccini, “non solo confligge con la vigente normativa sulla certificazione delle vaccinazioni obbligatorie, ma contrasta con il DPR 445/2000 che recita ‘I certificati medici, sanitari … non possono essere sostituiti da altro documento”. Lo afferma il Collegio dei professori universitari di pediatria, ma la posizione sostenuta anche dai presidi: l’autocertificazione non è “utilizzabile in campo sanitario se non a seguito di espressa previsione legislativa”.

«L’autocertificazione per i vaccini non è valida»

Oggi su La7 la ministra della Salute Giulia Grillo aveva risposto alle accuse dei presidi accusandoli di aver fatto un attacco politico nei suoi confronti: “Lo strumento dell’autocertificazione è stato usato per tutto il 2017, non capisco questa presa di posizione di ieri. Lo useremo anche per il 2018 perché Lorenzin non ha istituito l’Anagrafe vaccinale nazionale e non volevamo caricare il cittadino di un onere ulteriore costringendolo a fornire tutta la documentazione”. Il presidente dell’Associazione Nazionale Presidi Antonello Giannelli ha replicato a stretto giro di posta: “Conveniamo sulle buone intenzioni di semplificare la vita dei genitori, ma temiamo che si risolva in una complicazione. Nell’anno scolastico 2017-2018 l’autocertificazione era prevista dalla legge in via temporanea perché c’era un’enorme quantità di vaccini da somministrare, ma adesso il grosso è stato fatto, non ci saranno più lunghi tempi di attesa e non bisogna disperdere il lavoro fatto. L’autocertificazione in questa situazione ha l’unica ratio che un genitore non ci va proprio alla asl, e questo è fuori legge”.

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il calendario delle vaccinazioni previste dal Piano nazionale di prevenzione vaccinale 2017-2019 offerte attivamente e gratuitamente a specifici gruppi di popolazione (fonte: http://www.salute.gov.it/imgs/C_17_pagineAree_4669_listaFile_itemName_0_file.pdf)

I presidi ricordano che al momento resta in vigore il decreto Lorenzin con stabilisce che da 0 a 6 anni non si entra in classe senza le vaccinazioni obbligatorie. “Invito genitori ad andare alla asl, a fare vaccinare i loro figli perche’ lo dice la legge e l’ha ripetuto ieri anche il presidente del Consiglio Conte e a consegnare alla scuola il certificato rilasciato dalla struttura sanitaria”. Ma che succede se un genitore di un bambino sotto i 6 anni arriva a scuola a settembre portando soltanto un’autocertificazione? “Il preside fara’ i suoi controlli contattando la asl – conferma Giannelli – e se qualcosa non va non ammetteremo il bambino in classe”.

Leggi sull’argomento: Sui vaccini obbligatori il governo sta dalla parte dei novax (e dimentica i bambini immunodepressi)

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