Giovanni Drogo
David Fabbri, chi è il “diacono esorcista” che lanciava maledizioni a quel satanista di Conte
C' era un sacco di gente oggi davanti a Montecitorio, ben due ministri del popolo senza poltrona. Uno era il senatore Matteo Salvini, l' altro un sedicente esorcista che dice di essere ' diacono' e che addirittura vanta di essere discendente del Duce
Ecco come lasciano Roma i sovranisti zozzoni
Il comizio è finito, andate in pace. E finalmente dopo aver duramente lottato per la democrazia e fermato sul filo di lana la dittatura di Conte, del M5S e del PD i nostri valorosi si possono rilassare. Lasciando dietro di sé una scia di ' degrado' , come lo chiamerebbero loro
Il saluto romano falso a Montecitorio e tutti quelli veri
Sembra incredibile ma quando dei neofascisti partecipano ad una manifestazione ' contro la dittatura' qualche buontempone (pagato sicuramente da Soros) fa sempre il saluto romano per screditare l' intera categoria. Anche la manifestazione di oggi non ha fatto eccezione, ma i camerati ' come al solito ' frignano e dicono che è una fake news
Tutti i neofascisti in piazza con Salvini e Meloni a difendere la democrazia
Chi l' avrebbe mai detto, assieme a Fratelli d' Italia e alla Lega in piazza davanti alla Camera sono comparsi anche movimenti di sinceri democratici per nulla nostalgici del Ventennio che chiedono di rispettare la sovranità popolare. Giusto: iniziamo dalle elezioni dove Forza Nuova e CasaPound hanno preso lo zero virgola. Oppure è un voto non abbastanza sovrano?
Non si interrompe un’emozione: il complotto dei sovranisti che non riescono ad entrare a Montecitorio
Il senatore leghista Alberto Bagnai lo annuncia su Twitter: qualcuno vuole impedire al Popolo sovrano di andare in piazza Montecitorio da Salvini e Meloni. È un complotto? O forse più semplicemente il numero dei partecipanti alla manifestazione eccede quello della capienza della piazza e dei limiti di sicurezza?
Lello Ciampolillo, la Xylella e Teresa Bellanova al soldo delle lobby dell’olio d’oliva
Mentre nasce il governo M5S ' PD un senatore pentastellato è già partito all' attacco della ministra dell' Agricoltura perché non vuole lavare gli ulivi con il sapone per combattere la Xylella
Ma dov’era la moglie di Salvini quando il Capitano insultava le donne e metteva alla gogna le ragazzine?
Abbiamo sempre difeso le donne e le ragazzine vittime dell' odio di Salvini. E difendiamo anche il diritto della figlia del senatore leghista ad avere un vita serena e tranquilla. Vorremmo però chiedere alla madre, addolorata per gli attacchi crudeli e gratuiti di un giornalista della RAI e preoccupata «perché i nostri figli hanno bisogno di guide» dov' era quando il padre di sua figlia insultava le madri e le figlie altrui
Cosa fanno finta di non capire quelli che criticano Teresa Bellanova per la licenza media
Gli attacchi sul titolo di studio della ministra delle Politiche Agricole e Forestali sono diventati un pretesto per dire ' e allora il PD' e ricordare quando a sinistra si sfotteva Di Maio perché non era laureato o perché ha fatto lavori ' umili' . Ma il punto non sono mai stati i titoli di studio o le esperienze pregresse. Il punto è la mancanza di competenze, di esperienza politica e perché no, di umiltà che ha contraddistinto i portavoce mandati dal Popolo ad aprire il Parlamento come una scatoletta di tonno
Atlantia, De Micheli e la sottile differenza tra “revoca” e “revisione” delle concessioni autostradali
Il nuovo governo e la nuova ministra dei Trasporti non parlano più di revoca delle concessioni autostradali ma di ' revisione' degli investimenti dei concessionari. Una parola che non piacerà di sicuro a Toninelli ma dopo mesi di tira e molla ' con in mezzo il cantiere della Gronda, affidato ad ASPI ' forse è ora che il Ministero dica chiaramente che la revoca non è possibile
Tutti quelli che non dobbiamo più pagare con l’addio di Salvini al Viminale
Chi pagherà ora lo staff del ministro senza poltrona che per un anno è costato mille euro al giorno ai contribuenti italiani? E che cosa faranno da oggi quelli che hanno dato una mano a Salvini a mettere in moto la Bestia? Quel che è certo è che per un po' non dovremo pagarli noi