Fact checking
Attentati di Parigi: tutti i false flag che gli investigatori da tastiera hanno già individuato!1!1
di neXtQuotidiano
Pubblicato il 2015-11-14
Gli attentati di Parigi? Praticamente una sceneggiata con succo di pomodoro a uso e consumo degli Oscuri Interessi che governano il mondo. Più o meno, insomma. E chi siamo noi per negare la libertà di parola a chi ha un abbonamento a Internet? – direbbe “Papa Imbroglio” (cit.)
Come in tutte le tragedie c’è un tratto di comicità, così nel giorno delle sparatorie di Parigi un esercito di investigatori da tastiera ha già individuato tutti i false flag che fanno dell’attentato praticamente una sceneggiata con succo di pomodoro al posto del sangue a uso e consumo degli Oscuri Interessi che governano il mondo. Più o meno, insomma. E siccome chi siamo noi per negare la libertà di parola a chi ha un abbonamento a Internet, andiamo ad illustrarveli.
Attentati di Parigi: tutti i false flag che gli investigatori da tastiera hanno già individuato!1!1
Uno dei più accaniti complottisti sulla giornata è Killuminati Soldiers, che contesta la circostanza, raccontata dai giornali francesi, che gli attentatori abbiano gridato «Allah Akbar» durante la strage al teatro Bataclan.Nella sala da concerti – dove c’era il tutto esaurito per un concerto rock del gruppo americano Eagles of death metal – un gruppo di terroristi ha gridato “Allah è grande” e ha aggiunto frasi sulla Siria. Ma a Killuminati Soldiers non la si fa: «Regola numero 1 degli attentatifalse flag governativi coordinati dalla CIA: dire “Allah è grande”. E così l’idiota occidentale subito svilupperà odio e paura verso i popoli medio orientali innocenti e supporterà le guerre di invasione pagate con le sue tasse».
Ovviamente i giornali raccontano cazzate. Sentiamo quindi dalla viva voce di un testimone (sentito da France Info) cosa è successo:
“Putain, c’est un enfer” : le témoignage d’un spectateur qui s’est enfui du Bataclan. https://t.co/wTkhWa5Zkc
— France Info (@franceinfo) 13 Novembre 2015
En plein concert, il y a des mecs qui sont arrivés, ils ont commencé à tirer au niveau de l’entrée. Ils ont tiré en plein dans la foule en criant Allah Akbar avec des fusils à pompe je crois. Le concert s’est arrêté, tout le monde s’est couché à terre et ils continuaient à tirer sur les gens…
Ma i media, si sa, mentono. Le pagine Facebook invece ne sanno una più del diavolo. Ecco quindi altri furbacchioni a cui non la si fa tanto facilmente in azione:
Puzza di False Flag. Passaporto siriano trovato sui resti di un kamikaze. Il corpo si riduce a brandelli, ma si salva il passaporto, ridicolo. Ridicolo come dei terroristi si portino dei documenti quando vanno a fare un attentato. “Passaporto siriano su corpo di uno degli attentatoril… Intanto gli inquirenti sul corpo dilaniato di uno dei kamikaze de lo Stade de France hanno trovato un passaporto siriano. E si indaga anche per capire se, oltre agli 8 terroristi morti – uno ucciso e 7 kamikaze – ci sia o meno qualcuno in fuga. Ipotesi che l’Isis nella sua rivendicazione cercherebbe di allontanare.”
Ora, è evidente che si sa ancora molto poco degli attentati a Parigi per quanto concerne la dinamica stretta (la cronologia è piuttosto accertata). Quello che però si sa è che sono stati ritrovati due (e non un solo) passaporti, uno siriano e uno egiziano. Uno dei due passaporti è stato trovato vicino a uno degli attentatori (e quindi ancora non è accertato che c’entri qualcosa con chi ha colpito: potrebbe anche essere stato smarrito nella concitazione). Un altro invece addosso a un attentatore che però è stato ucciso dalla polizia (non si è fatto saltare), quindi non ha il corpo ridotto a brandelli. Ah, e comunque l’altra volta i passaporti non vennero ritrovati sospettosamente vicino ai cadaveri, ma nelle automobili abbandonate dai fratteli Kouachi in fuga. Ma queste sono quisquilie e pinzillacchere. Addentriamoci nel complotto del Nuovo Ordine Mondiale: voi lo sapevate ad esempio che «”L’attacco di Parigi è avvenuto giusto alla vigilia del G20 in Turchia dove le bestie nella foto discuteranno della ‘risposta comune’ contro il terrorismo” (tradotto: Nuovo Ordine Mondiale con Governo Mondiale facente capo ai banchieri privati guerrafondai del debito truffa schiavista dell’umanità)»? No? Beh, allora non lamentatevi quando vi fanno le cose sotto al naso. Però bisognerebbe mettersi d’accordo.
Il complottismo di Povia, Becchi e Giulietto Chiesa
Perché intanto Giuseppe Povia ci fa sapere che “consenso, consenso, ogni cosa gira intorno al consenso” e quindi niente: è un falso flag anche questo.
Attentato a Parigi, novembre 2015RIGUARDO L’ATTENTATO A PARIGI IERI. Chi vuole capire, capisce. Diffondi il brano “Chi comanda il mondo” QUI: https://www.youtube.com/watch?v=K-ecOmENIhM Tu dormi, loro agiscono. Ho paura.
Posted by Giuseppe Povia on Sabato 14 novembre 2015
Killuminati però ci dice di più. Ci fa addirittura sapere che dietro tutto ciò c’è Papa Bergoglio, o – come lo chiama lui – Papa Imbroglio:
Lo sa perché l’ha organizzata lui assieme agli altri banchieri pedofili massonico-satanisti mondiali afferenti le élite sionistegesuite.
Già, le élite sionistegesuite, chi l’avrebbe mai detto. Nel frattempo però Claudio Messora sulla sua pagina Facebook ci delizia con le fantasmagoriche analisi geopolitiche di Paolo Becchi. Il professore, da quando ha ricevuto il benservito da Grillo, le ha condite con uno spritz di psichedelia che le rende tanto lisergiche quanto pericolosamente tendenti alla supercazzola: nell’occasione infatti Becchi non dice che Isis e Al Qaeda non hanno nulla a che fare con l’accaduto, ma che…
PAOLO BECCHI: PARIGI E’ UN FALSE FLAG
Il docente ordinario di filosofia del diritto dell’Università di Genova e dell’Università di Lucerna fa un’analisi della situazione geopolitica mondiale, attraversando gli avvenimenti accaduti da questa estate in poi, e ne conclude che la tragedia criminale che si è consumata a Parigi ieri sera si può certamente considerare un False Flag, ovvero un attacco terroristico condotto sotto a una bandiera diversa rispetto alla complessità, alle motivazioni e alla rete di mandanti che l’hanno portato a termine.
Questo non significa ovviamente che la spiegazione ufficiale non sia valida, cioè che la vendetta delle organizzazioni estremiste che passano sotto al nome di Isis e Al Qaeda non abbia nulla a che fare con quanto è accaduto, ma solo che rappresenta una parte del quadro generale, che è molto più complesso e del quale tali organizzazioni non sono che un riflesso, più o meno condizionato.
Nei bar di paese si direbbe che Becchi se non vince, pareggia: la spiegazione ufficiale sarà valida, ma i mandanti delle organizzazioni terroristiche sono comunque altri. Come sull’Orient Express, quando sono tutti colpevoli. Guarda caso, è la stessa tesi che Giulietto Chiesa riporta su Megachip: «Chi sono i manovratori? Il giudizio non cambia: l’ISIS è creatura di una Spectre composta da pezzi di Occidente e petromonarchie del Golfo. Qualcuno la guida, ed è molto potente, carico di denaro e di armi. Il fanatismo è la sua facciata. Ma non spiega la sua “intelligence”». Invece alcuni degli esempi che abbiamo letto sopra ci spiegano benissimo che in Italia la situazione è disperata, ma non seria (cit.). In Italia?
Immagine di copertina da qui (si riferisce agli attentati di gennaio)