Economia
Assegno unico per i figli: i fondi a rischio?
di neXtQuotidiano
Pubblicato il 2020-10-06
C’è il rischio che l’assegno unico per i figli venga collegato alla legge delega per la riforma fiscale e non più alla manovra. Tutto dipende dal via libera ai fondi per la decontribuzione per i lavoratori del Sud
Il Messaggero spiega che c’è il rischio che l’assegno unico per i figli venga collegato alla legge delega per la riforma fiscale e non più alla manovra. Tutto dipende dal via libera ai fondi per la decontribuzione per i lavoratori del Sud. Se non arriva l’ok dall’Unione Europea andranno reperiti in casa utilizzando quelli adesso previsti per l’assegno unico:
Una prima scelta, almeno stando alle indicazioni della Nota di aggiornamento del Def (Nadef), approvata ieri sera dal consiglio dei ministri, dovrà essere fatta tra l’assegno unico per i figli e la decontribuzione al 30% per i lavoratori impiegati nelle imprese del Sud Italia. La prima misura, che dovrebbe portare a un contributo mensile fino a 200 euro a figlio parametrato in base all’Isee e che sostituirebbe tutti i bonus attualmente in vigore, avrebbe bisogno di almeno 6 miliardi.
Il taglio del cuneo fiscale nel Mezzogiorno, che per adesso è finanziato solo fino a fine anno, costerebbe secondo le stime, circa 5 miliardi di euro. L’intenzione del ministro del Sud, Peppe Provenzano, è quella di ottenere un via libera da parte dell’Ue alla misura, finanziandola con i fondi europei. Ma il via libera di Bruxelles, nonostante dal ministero confermino che l’interlocuzione con la Commissione è al momento positiva, non è ancora arrivato. Dunque per non far interrompere la decontribuzione a dicembre, il Tesoro dovrebbe finanziarla con fondi nazionali. Questo però, prosciugherebbe le risorse per l’assegno unico ai figli che, come lascia intendere la Nadef, verrebbe invece collegato alla legge delega per la riforma fiscale i cui tempi, inevitabilmente, sono più lunghi