La cartella Equitalia di Antonio Di Maio

di Alessandro D'Amato

Pubblicato il 2018-12-04

Il Fatto pubblica l’iscrizione ipotecaria. E intanto scoppia la grana della rottamazione ter e della pace fiscale: anche se non ha aderito, con la legge verranno annullati al padre debiti con il fisco pari a cinquemila euro. Conflitto d’interessi?

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Ora tocca al Fatto Quotidiano movimentare la giornata di Antonio Di Maio, il padre del ministro che ieri si è scusato con tanto di regia grillina con il figlio il quale oggi annuncia che metterà in liquidazione la ARDIMA di cui è proprietario al 50% con la sorella Rosalba. Nell’articolo a firma di Vincenzo Iurillo e Marclo Lillo si parla dell’iscrizione ipotecaria 34440/ 2010 e delle 33 cartelle esattoriali accumulate da Antonio Di Maio e si pubblica la cartella di Equitalia e l’ipoteca da 176mila euro.

La cartella di Equitalia di Antonio Di Maio

L’atto di iscrizione  in Conservatoria è su carta intestata Equitalia Polis spa di Napoli. Il procuratore speciale dell’iscrizione si chiama Pasquale Di Maio (omonimia) ed agisce con una procura del luglio 2009 presso il notaio di Napoli Sabatino Santangelo.

Le stangate arrivano tra la fine del 2006 e la fine del 2007. Il 29 novembre 2006 Antonio Di Maio viene raggiunto dalla cartella esattoriale 071/2006/ 02463638/ 09/000 di quasi 27.000 euro più quasi altri 3.000 di interessi di mora. Si tratta di mancati pagamenti di contributi previdenziali aziendali. Il 9 ottobre 2017 un’altra mazzata con la stessa causale di quasi 29.000 euro più interessi per altri 3.300 euro circa.

antonio di maio cartella equitalia
La cartella di Equitalia di Antonio Di Maio (Il Fatto, 4 dicembre 2018)

Proprio nel 2006 Antonio Di Maio compie il passaggio di mano dell’impresa nelle mani della moglie, la signora Paolina Esposito, insegnante. Lo fa per far proseguire l’attività, come ha chiarito ieri nel video. Dal 2006 nasce l’impresa individuale della moglie. Sei anni dopo tocca ai figli: Luigi e Rosalba creano la Ardima Srl nel 2012 e due anni dopo, nel 2014,quando Luigi è deputato, ricevono in donazione l’azienda (cioè il complesso organizzato dei beni e i passivi) dell’impresa materna.

È normale che dal 2010 al 2018, e in presenza di beni sottoposti ad ipoteca, quella pratica non abbia fatto alcun passo in avanti, in un senso o nell’altro? Repubblica lo ha chiesto all’Agenzia della riscossione. Dall’ufficio stampa nazionale, risposta secca: «Ovviamente esiste la privacy e vale per chiunque. In linea generale, comunque, ci sono iscrizioni per debiti che risalgono addirittura al 2000». Ecco perché, almeno ufficialmente, «non sembra una anomalia».

La rottamazione a cui (non) ha aderito Antonio Di Maio

La cartella non chiarisce molti punti ancora oscuri. Secondo il Corriere della Sera pare che Di Maio senior abbia aderito alla rottamazione ter varata dal governo e dovrà pagare 80mila euro entro il 7 dicembre. Intanto, per i quattro manufatti abusivi è stata avviata la procedura per la demolizione. Tra queste ci  sono gli edifici «sgarrupati», il campo di calcio e la«stalla» (come l’ha chiamata Luigi Di Maio), che secondo le Iene era un villino con patio e piscina. Ma al Fatto Quotidiano Luigi Di Maio dice tutt’altro:

A suo padre, Antonio Di Maio, sono state notificate 33 cartelle esattoriali di Equitalia, dal 2001 al 2011. Tra debiti previdenziali, contributivi e tasse non pagate, il totale è di 134.226,82 euro (176.724,59 con interessi di mora e altri oneri). Suo padre aderirà alla rottamazione –la cosiddetta “pace fiscale”–alleggerendo così, grazie all’abbuono di sanzioni e interessi vari, la sua posizione debitoria nei confronti del Fisco?
A mia precisa domanda, mio padre ha risposto che non aderirà alla rottamazione.

Anche se suo padre dovesse decidere di non aderire, secondo l’articolo 4 del decreto fiscale da poco approvato, su 33 cartelle, 13 si annullerebbero d’ufficio, in automatico (quelle inferiori ai 1.000 euro): una cancellazione di circa 5mila euro di debito. La “pace fiscale”è una delle misure più importanti della Legge di Bilancio del governo Lega-M5S, questo non le crea imbarazzo? Per quanto si tratti di soli 5mila euro, non le sembra comunque un potenziale conflitto di interessi?
Non so se alcune cartelle si estingueranno, ma resta il fatto che su un debito di circa 180.000 euro questo non migliorerebbe in maniera significativa la situazione di mio padre.

di maio villetta mariglianella

Sa se suo padre ha aderito in passato ad altre forme di rottamazione, anche parziale, delle cartelle (come quella del 2016 targata Renzi)?
Anche in questo caso, ho chiesto a mio padre e ha risposto che non ha aderito alla rottamazione prevista nel 2015/2016.

Leggi sull’argomento: Tutte le supercazzole nel video di scuse di Antonio Di Maio

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