La stoccata di Crisanti a Bassetti: “Se vuole fare il ministro deve mettersi in gioco”

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Ecco cosa ha detto il microbiologo Andrea Crisanti della candidatura col Pd e il suo commento sulle parole di Matteo Bassetti

Sono diversi i virologi “star” dell’era Covid che sono comparsi all’interno delle liste dei partiti durante la campagna elettorale in corso. Tra i nomi più noti spicca certamente quello del microbiologo dell’Università di Padova Andrea Crisanti, presente all’interno delle liste della circoscrizione europea con il Pd, e quello dell’epidemiologo Pier Luigi Lopalco, schierato da Articolo Uno in Puglia.



Candidature, queste, che sono state commentate positivamente anche dal collega infettivologo Matteo Bassetti, direttore del San Martino di Genova, che da parte sua si era detto in quell’occasione non disponibile a candidarsi ma pronto a fare il ministro della Salute e, secondo una voce mai confermata, che avrebbe voluto ricoprire quel ruolo per il Centrodestra. Una volontà, quella di Bassetti, commentata così da Crisanti: “Bassetti è una brava persona, non commento le sue scelte. Penso però che chi ambisce a fare il ministro con un ruolo tecnico debba mettersi in gioco e cercare i voti”.

Poi, la stoccata di Crisanti al leader della Lega Matteo Salvini che, dopo la notizia della sua candidatura coi dem, aveva dato a Crisanti del “tele-virologo”. “Penso che Salvini sia un tele-mistificatore – la replica del microbiologo – con tutte le bugie che ha detto agli italiani. Coloro che lo votano sono come galline che vanno a pranzo con la volpe. Io non ho sfruttato nulla. Ho preso sempre posizioni che riflettevano personali convinzioni, avendo come unico punto di riferimento la mia integrità professionale”.



I motivi della candidatura di Andrea Crisanti: “Adesso c’è bisogno dell’impegno di tecnici in politica”

Sui motivi che l’hanno convinto ad entrare in politica, Andrea Crisanti si è così espresso in un’intervista per il Corriere della Sera: “In una situazione come quella che sta vivendo l’Italia — di emergenza economica, sanitaria e sociale — penso che ci sia bisogno dell’impegno dei tecnici in politica. Nessuna decisione basata sui dati è neutrale, serve una sensibilità sociale per poterla applicare. Il parere della scienza non è stato ascoltato a sufficienza, pur in una fase in cui il suo contributo è fondamentale. È questo il motivo della mia candidatura. Penso di poter dare un contributo importante con l’esperienza maturata in campo sanitario, scientifico e nella ricerca – continua Crisanti – Ci sono poi tematiche che riguardano il livello di rappresentanza degli italiani residenti all’estero, davvero ridicolo. È un dato a cui va posto rimedio. Ma la vera sfida è il recupero delle persone che si sentono emarginate e non hanno speranza nel futuro”.