Amin Jebali “ha esultato ai gol del Verona” perché è “tifoso della Roma”, e per questo motivo avrebbe aizzato contro di sé i tifosi della Lazio presenti allo Stadio Olimpico che lo hanno ricoperto di insulti razzisti. Una giustificazione assurda di quanto avvenuto sabato scorso ai danni del 22enne che stava lavorando come steward, al quale alcuni tifosi hanno rivolto frasi come “sei venuto col gommone” e “ti rimandiamo a casa tua”. Il tutto documentato con un cellulare e postato sui social, in modo che qualsiasi ricostruzione potesse basarsi realmente su quanto accaduto e fosse impossibile da smentire.
Non gli stato infatti soltanto detto di “tornare a casa col gommone e di andare a Tirana” (per la finale di Conference League che vede impegnata la Roma, ndr), come ricostruito sui social da un frequentatore assiduo della curva laziale, che aggiunge: “Certe persone non devono fare gli steward della Lazio non per il colore della loro pelle ma perché sono delle teste di ca.. che non sanno stare al proprio posto perché mancano di educazione e aizzano la gente. La Lazio deve prendere provvedimenti, certo, ma verso chi si permette di fare il coatto a casa nostra”. Tesi alla quale si sono accodati in molti, tra chi lo ha accusato di essersela andata a cercare e chi gli ha rivolto delle minacce neanche tanto velate.