Si è conclusa la fuga del marito di Alexandra Elena Mocanu, la barista uccisa a Bolzano

di neXtQuotidiano

Pubblicato il 2022-10-25

L’uomo, dopo la morte della donna, aveva lasciato l’Italia in direzione Albania

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Ha confessato di averla uccisa e poi di essersi dato alla fuga. Nella notte si è conclusa quella caccia all’uomo iniziata nella serata di domenica dopo che il corpo di sua moglie – la 35enne Alexandra Elena Mocanu – era stato trovato senza vita (con profonde ferite alla testa) all’interno della sua abitazione di Bolzano. Un tentativo di fuga durato circa 24 ore, poi la decisione di fare rientro in Trentino e costituirsi alla Polizia. Ora, davanti agli inquirenti, il 49enne Avni Mecja dovrà ha confessato l’omicidio.

Alexandra Elena Mocanu uccisa dal marito a Bolzano, l’uomo si consegna alla Polizia

Alexandra Elena Mocanu è stata trovata priva di vita, con il suo corpo avvolto in una coperta, nel tardo pomeriggio di domenica. Immediatamente l’attenzione degli investigatori si è concentrata sul marito – un operaio edile di origini albanesi – di cui si erano perse le tracce sùbito dopo il ritrovamento. E le intercettazioni telefoniche hanno messo in evidenza alcune telefonate fatte dall’uomo al fratello in cui il 49enne preannunciava la sua fuga, probabilmente verso l’Albania (suo Paese natale). Poi il ripensamento: lunedì sera, infatti, il marito della barista uccisa a Bolzano ha fatto rientro in Trentino e si è costituito.

Un delitto che ha tutti i contorni del femminicidio. Perché il corpo senza vita della vittima è stato ritrovato avvolto in un lenzuolo, con profonde ferite alla testa provocata da diversi colpi inferti con un oggetto contundente. I vicini, interrogati dalle forze dell’ordine, hanno rivelato che quella coppia avesse una relazione tranquilla solamente sui social. Più volte, infatti, li avevano sentiti discutere all’interno delle mura di quell’abitazione nel condominio di viale Trieste.

“Li sentivamo litigare spesso. Dal loro appartamento si sentivano frequenti litigi ad alta voce tra loro due e questo è avvenuto anche sabato sera, fino alle 22.30 circa, poi abbiamo sentito sbattere dei cassetti e poi più nulla. Silenzio fino a domenica, quando è arrivata la polizia con i vigili del fuoco per entrare nell’appartamento”.

Poi il macabro ritrovamento di quel corpo senza vita, avvolto in un lenzuolo insanguinato e quelle profonde lesioni alla testa che hanno provocato la morte della donna.

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