Come Adinolfi ha preso l’esibizione di Achille Lauro che finge di battezzarsi sul palco a Sanremo

di neXtQuotidiano

Pubblicato il 2022-02-01

Immancabile il commento indignato di Adinolfi subito dopo la performance di Achille Lauro, che sul palco dell’Aritson di Sanremo ha finto di battezzarsi dopo aver cantato la sua canzone “Domenica”

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Sembra conoscere perfetto il meccanismo, ma nonostante tutto non riesce ad esimersi dal dire la sua: Mario Adinolfi prova a cavalcare il trend Achille Lauro criticando la performance del primo concorrente in gara in questa prima serata di Sanremo: il cantante, dopo l’esibizione, si è inginocchiato e raccogliendo con una conchiglia l’acqua da una ciotola posta sul palco ha finto di battezzarsi. “Ormai il gioco è chiaro”, ha scritto il leader del Popolo della famiglia su Twitter.

Come Adinolfi ha preso l’esibizione di Achille Lauro che finge di battezzarsi sul palco a Sanremo

“Lauro – ha aggiunto – provoca in maniera oscena i cattolici (stavolta addirittura mettendo alla berlina il sacramento del battesimo e la domenica), noi reagiamo e lui lucra. Se lo avesse fatto con musulmani o ebrei? Ma contro i cattolici la Rai e Rai1 consentono tutto”. Come era prevedibile, gli ultracattolici hanno abboccato alla provocazione.

Rinnovato anche il leitmotiv degli attacchi unilaterali dei quali puntualmente si preoccupano gli esponenti religiosi. Il vescovo di Sanremo, Antonio Suetta, intervistato dal Sir, il servizio di informazione religiosa della Cei, aveva rivolto questa mattina un invito: “Tutti coloro che concorrono alla riuscita dell’evento, a cominciare dal servizio pubblico che è la Rai fino ad arrivare al conduttore Amadeus e agli artisti, sentano la responsabilità del valore di questa vetrina”. Per il prelato, “si può proporre buona musica, si può esprimere arte e si può divertire rimanendo dentro dei limiti che devono comunque rispettare quella che è la fisionomia del nostro Paese, della nostra società e della nostra storia. Negli ultimi anni, purtroppo, questo non è accaduto perché da un certo punto di vista il Festival di Sanremo è naturalmente una cassa di risonanza per tendenze di costume e culturali, ma ultimamente è diventato anche amplificatore di determinate mode o ideologie che secondo me dovrebbero essere gestite e trattate in maniera diversa”.

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