A bordo del Titanic

di Vincenzo Vespri

Pubblicato il 2020-02-24

Il Coronavirus è arrivato anche in Italia. Non si sa se riusciremo a contenerlo. L’impressione è che per l’epidemia sia solo questione di tempo. Ha iniziato a mietere le sue vittime. L’indice di mortalità dicono essere del 2-3 e si dice che abbia la stessa capacità di contagio di una banale influenza. Se le cose …

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Il Coronavirus è arrivato anche in Italia. Non si sa se riusciremo a contenerlo. L’impressione è che per l’epidemia sia solo questione di tempo. Ha iniziato a mietere le sue vittime. L’indice di mortalità dicono essere del 2-3 e si dice che abbia la stessa capacità di contagio di una banale influenza. Se le cose stessero così, morirebbero molti italiani  per lo più anziani (sopra i 60 anni). Una strage. Lo spettacolo offerto è indecoroso. Fino a qualche giorno fa era razzista obbligare la quarantena a chi rientrava dalla Cina (e chi diceva il contrario, come Burioni, veniva definito fascio-leghista), adesso si “cinturano” intere città isolandole dal resto d’Italia.

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Provvedimento che purtroppo ricorda il famoso detto di chiudere le stalle quando i buoi sono già usciti… Siamo il paese europeo con più casi…ancora una volta il ventre molle dell’Europa siamo noi…Anche come singoli non ci comportiamo con dignità. Un passeggero di Italo ha iniziato a tossire e telefonando ha detto a un amico che avrebbe potuto essere stato contagiato dal virus… A queste parole, è scoppiato il finimondo: i passeggeri della carrozza dove stava il presunto contagiato, si sono trasferiti a gambe levate nelle altre, altri hanno chiesto al capotreno di fermarsi e far scendere il passeggero infetto, il treno è potuto ripartire dopo un’ora solo grazie all’intervento della forza pubblica. …

Vi è una disperata caccia ai pazienti zero che non si fanno trovare.. Sono abbastanza sicuro che i pazienti zero lo sappiano di essere ma non abbiano abbastanza senso civico da autodenunciarsi per paura di rendere conto di comportamenti non prudenti e responsabili. Insomma non solo la situazione è seria ma è anche poco dignitosa, dimostrando un assoluta mancanza di senso dello stato nella nostra popolazione…Inoltre l’epidemia sarà temibile per i suoi effetti economici. Siamo già quasi in recessione e con un debito insostenibile. L’epidemia avrà l’effetto di frenare ancora di più il commercio mondiale e questo potrebbe essere esiziale per i fragili equilibri economici su cui regge l’Italia.

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Una sensazione che si avverte è quella della quiete prima della tempesta combinata dall’atmosfera di Morte a Venezia. Un mondo putrido che deve finire, ma il mondo nuovo, per nascere, ha bisogno di sacrifici umani: una intera generazione deve farsi da parte. L’altra sensazione è quella di un Titanic comandato da Schettino. L’orchestrina suona, i passeggeri ballano il valzer mentre i membri dell’equipaggio sono già sulle scialuppe pronti ad abbandonare una nave inesorabilmente destinata ad affondare. Questa immagine rende abbastanza bene il teatro dell’assurdo che l’Italia vive anche in politica.

Forse la Politica attuale è lo specchio più veritiero del Paese reale. Un partito (il Pd) che ha perso le elezioni nel 2008, non le ha vinte nel 2013 e le ha riperse nel 2018 e sta governando l’Italia ininterrottamente dal 2011 (salvo i 14 mesi di governo gialloverde). Il Pd è come la vecchia DC, condannato a governare anche quando sarebbe più opportuno che stesse all’opposizione. La DC per il fattore K, il PD per l’effetto destra populista. Ma non rispettare l’esito del voto, sta logorando sempre di più il tessuto democratico. Le forze di Destra in Italia hanno raggiunto e superato stabilmente il 40%. Si potranno tenere fuori dal Governo solo grazie ad alleanze di forze politiche fra loro eterogenee e questo significherà governi litigiosi ed incapaci di affrontare le vere emergenze del Paese.

In Italia l’Economia affonda, i nostri giovani più preparati emigrano all’estero e la Politica passa il suo tempo a discutere dei dolori del giovane Renzi. Il Narciso Toscano è un abile politico: la sua galoppata da Presidente della Provincia di Firenze fino a Primo Ministro lo dimostra senz’altro. Ma quando deve chiudere la partita, sembra perdere le sue capacità. Aveva in mano l’Italia e ha perso la partita facendosi inutilmente come nemici giurati D’Alema (preferendogli l’evanescente Mogherini come ministro degli Esteri dell’UE) e Berlusconi (stracciando platealmente il patto del Nazareno). Questo gli costò la guerriglia all’interno del partito, la sconfitta al referendum elettorale e la disfatta alle elezioni politiche.

Lo scorso Agosto ha fatto il suo capolavoro politico facendo saltare il piano di elezioni anticipate di Salvini. Ha avuto anche l’intuizione politica di capire che un partito di centro in Italia, con un sistema elettorale proporzionale puro, potrebbe rinverdire i fasti del PSI Craxiano che con il 14% dei voti riusciva a condizionare tutta la politica italiana. Ma per far questo, il suo partito avrebbe dovuto avere almeno il 10% dei voti ed invece tutti i sondaggi lo danno a meno del 5%. In alternativa avrebbe dovuto creare solide alleanze. Ma, a Destra, Salvini e Meloni li ha esclusi lui e Berlusconi non si fida più di lui (dopo che Renzi ha stracciato proditoriamente il patto del Nazareno). A Sinistra lo odiano tutti.

Teoricamente ha l’arma delle elezioni (anche se sembra che molti senatori di FI sarebbero pronti ad imitare Scilipoti e fare il salto del fosso aiutando un Conte Ter) ma se andasse alle elezioni adesso sarebbe una disfatta per lui . Ha una pistola scarica in mano, per sopravvivere deve attirare l’attenzione minacciando di usarla ma ormai tutti hanno capito che è un bluff. Non può permettersi si andare alle elezioni e non vuole uscire, sua sponte, dal Governo. Situazione bloccata, e come in un disco rotto, si ripeterà la stessa sceneggiata, si ripeteranno le stesse scene, sempre più noiose, un infinito numero di volte. Questo teatrino terminerà solo quando qualche non incrocerà la rotta del Titanic-Italia sempre più allo sbando e senza una rotta, costringendo gli Italiani a fare brutalmente i conti con la dura realtà e non più con le insulse sceneggiate a cui li stanno abituando.

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