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Von der Leyen: “Ora consegna accelerata di 10 milioni di dosi Pfizer”
di neXtQuotidiano
Pubblicato il 2021-03-16
E poi il suo portavoce ha garantito: “La presidente della Commissione europea Ursula von der Leyen si vaccinerebbe con AstraZeneca”
Il giorno dopo che i maggiori Paesi membri hanno dato il loro stop al vaccino AstraZeneca, la presidente della Commissione europea Ursula von der Leyen ha dato un aggiornamento sui vaccini. E più precisamente su quello prodotto dall’azienda farmaceutica Pfizer: 10 milioni di dosi in più nei prossimi mesi. Poi, a margine, il suo portavoce ha anche dato un messaggi di rassicurazione: lei – dice lui – si vaccinerebbe anche subito con il vaccino di Oxford. E quindi sì ad AstraZeneca.
La notizia è questa: un accordo tra la Commissione Europea e BioNTech/Pfizer per la consegna “accelerata” di 10 milioni di dosi di vaccino anti-Covid per il secondo trimestre 2021. La presidente della Commissione Ursula von der Leyen sa “quanto sia critico il secondo trimestre per il dispiegamento delle nostre strategie vaccinali negli Stati membri. Questi 10 milioni di dosi accelerate – continua von der Leyen – porteranno il totale delle dosi nel secondo trimestre sopra i 200 milioni. È un’ottima notizia: questo darà agli Stati membri un margine di manovra e consentirà di colmare mancanze nelle consegne”. I 10 milioni di dosi vengono anticipati dall’opzione di acquisto dei 100 milioni di dosi del vaccino esercitabile nel terzo e quarto trimestre 2021. La proposta della Commissione dovrà essere ora approvata dagli Stati membri nel comitato direttivo congiunto.
Ursula von der Leyen e il vaccino AstraZeneca
Il portavoce della presidente della Commissione europea Eric Mamer lo ha detto rispondendo alla stampa: “Naturalmente la presidente della Commissione Europea Ursula von der Leyen si farebbe iniettare il vaccino anti-Covid prodotto da AstraZeneca, se le venisse offerto”. Un’affermazione non da poco, che aiuta a dar fiducia alla campagna di vaccinazioni, e – più nello specifico – al vaccino AstraZeneca, su cui purtroppo in molti stanno riponendo diversi dubbi.