I primi indagati per le violenze in Piazza Duomo a Milano la notte di Capodanno

di neXtQuotidiano

Pubblicato il 2022-01-25

Violenza sessuale di gruppo e rapina: queste le ipotesi di reato avanzate nei confronti di tre ragazzi italiani di origine marocchina, ritenuti responsabili dell’aggressione nei confronti di due giovani donne tedesche in Piazza Duomo a Milano la notte di Capodanno. Altri due ragazzi di età compresa tra i 19 e i 24 anni di nazionalità …

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Violenza sessuale di gruppo e rapina: queste le ipotesi di reato avanzate nei confronti di tre ragazzi italiani di origine marocchina, ritenuti responsabili dell’aggressione nei confronti di due giovani donne tedesche in Piazza Duomo a Milano la notte di Capodanno. Altri due ragazzi di età compresa tra i 19 e i 24 anni di nazionalità marocchina con permesso di soggiorno sono stati perquisiti oggi. Nelle loro abitazioni sono stati sequestrati dispositivi elettronici ed indumenti corrispondenti a quelli indossati la notte del primo gennaio 2022. Le perquisizioni degli agenti della Squadra Mobile di Milano hanno visto il coinvolgimento anche dei poliziotti della sezione di polizia giudiziaria in servizio presso la Procura di Milano, della Squadra Mobile di Torino e dei Reparti Prevenzione Crimine Lombardia e Piemonte.

I primi indagati per le violenze in Piazza Duomo a Milano la notte di Capodanno

Dalle ultimi riscontri delle vittime è emerso che le ragazze sono state trattate dal branco come vera e propria “merce” con battute come “quella passala a me”. Salgono quindi a 14, tutti di Torino, i giovani coinvolti direttamente o indirettamente nei fatti di Piazza Duomo, visto che erano già state eseguite nove perquisizioni. Ad oggi è stata emessa – ed eseguita – soltanto un’ordinanza di custodia cautelare in carcere. Le indagini sono concentrate su cinque episodi di violenza di gruppo, sfociati in rapine e lesioni, e undici ragazze vittime: nei giorni scorsi, infatti, altre due ragazze hanno denunciato altrettanti casi distinti. Hanno potuto deporre in presenza del procuratore aggiunto milanese Letizia Mannella e dal suo sostituto Alessia Menegazzo “fornendo riscontri utili”, come spiegato dalla questura di Milano.

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