Vincenzo Cutolo: le pastiere del boss a De Rossi e altri calciatori

di neXtQuotidiano

Pubblicato il 2019-08-12

C’è un riferimento a un non meglio identificato «Alessandro», al quale l’uomo avrebbe fatto un’altra consegna, ricevendo in cambio la promessa di ospitalità a Trigoria

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Dalle indagini sui clan del rione Traiano citati oggi dal Mattino emergono particolari inediti sui rapporti tra il boss Vincenzo “Borotalco” Cutolo e alcuni calciatori di serie A, ai quali Cutolo inviava alcune pastiere: tra questi l’ex giocatore della Roma Daniele De Rossi (estraneo all’inchiesta della magistratura)

C’è un secondo capitolo legato al rapporto con i calciatori, in relazione ad alcune pastiere che – è il 6 gennaio 2013 sarebbero state inviate a Trigoria, come omaggio tributato a Daniele De Rossi, il giorno prima della partita Napoli-Roma. Questa volta ad essere intercettate sono le conversazioni tra Vincenzo Cutolo e un non meglio identificato «uomo», che lo informa del presunto incontro avuto con De Rossi.
Uomo: «Enzù, De Rossi non gioca…».
Vincenzo:«Perché?».
Uomo: «Perché si è bloccato il collo, non ce la fa a muovere il collo, hai capito?».
Vincenzo: «Ma che dici».
Uomo: «Eh, devi morire. Me lo ha detto ora, quando gli ho portato le pastiere…».
Vincenzo: «Ma chi? Hai trovato proprio Daniele?».
Uomo: «Eh, quello è sceso proprio lui giù, se le è venute a prendere, mi ha detto di ringraziare Enzo e mi ha detto: perché abbiamo fatto questo?».

Poi c’è un riferimento a un non meglio identificato «Alessandro», al quale l’uomo avrebbe fatto un’altra consegna, ricevendo in cambio la promessa di ospitalità a Trigoria:

«Mi ha detto Alessandro – aggiunge l’interlocutore di Cutolo – che quando vogliamo andare a Trigoria, basta che chiamiamo lui». Semplici cortesie tra tifosi e calciatori, su cui conviene fare chiarezza: a differenza di quanto raccontato dall’interlocutore di Cutolo jr, il 6 gennaio De Rossi sarà in campo, nella partita persa dalla Roma al San Paolo per 4 a 1.

Fatto sta che subito dopo la trascrizione dell’intercettazione,secondo quanto risulta al Mattino, la Procura di Napoli ha chiuso il capitolo «pastiere», sgomberando il campo da suggestioni o ambiguità: non era una parola in codice per celare altro materiale, ma dolci napoletani, vere e proprie pastiere spedite a Trigoria da parte di un soggetto che ama il bel mondo, coltiva una passione per la Roma e ammira il talento di Daniele De Rossi.

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