Le polemiche per la vignetta di Mannelli sulla “Leopolda” pubblicata da Il Fatto Quotidiano

di neXtQuotidiano

Pubblicato il 2021-11-24

La vignetta di Mannelli ha provocato molta indignazione sui social e diverse reazioni politiche. C’è chi accusa il disegnatore (e il quotidiano di Marco Travaglio) di sessismo

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Il tema è sempre lo stesso: quello dei confini della satira. A far discutere, oggi, è la vignetta di Mannelli sulla Leopolda pubblicata in prima pagina (in taglio alto) sull’edizione de Il Fatto Quotidiano. Una donna “felliniana”, praticamente nuda, compare sullo sfondo, accompagnata da un messaggio che ricorda quello delle linee erotiche: “Vuoi fare centro passerotto? C’è la Leopolda. Chiamami”.

La vignetta Mannelli sulla Leopolda che ha provocato molte polemiche

I due seni coperte da due stelle rosse, e le altri parte intime celate da quella scritta “Chiamami!”. E in tanti si sono scagliati contro il vignettista toscano e contro Il Fatto Quotidiano che ha deciso di pubblicare questa vignetta che, ovviamente, fa riferimento all’evento fortemente voluto e sostenuto da Matteo Renzi. Insomma, il punto di atterraggio è sempre lo stesso con il Fatto Quotidiano di Marco Travaglio che prosegue nel suo “bisticcio” con il leader di Italia Viva. Non solo attraverso le pagine del giornale, non solo durante i “rari” confronti televisivi. Ma, ora, anche sotto la forma “artistica”.

“La vignetta di Mannelli oggi su Il Fatto Quotidiano è semplicemente disgustosa. Nessuno si appelli alla libertà di stampa, che è sacrosanta. Quella vignetta non ha nulla a che fare con la satira politica, nemmeno la più feroce, mentre ha molto a che fare con la filosofia di chi non si ferma davanti a nulla pur di distruggere l’avversario politico – scrive su Facebook Teresa Bellanova – Che lo faccia usando in quel modo raccapricciante e vergognoso il corpo delle donne indica con sufficiente chiarezza qual è il terreno culturale e politico entro cui si muovono il suo autore e il giornale che lo ospita. Non offendono né la Leopolda né Italia Viva. Piuttosto insultano, alla stregua del peggior patriarcato, le donne, non solo quelle di IV, con un’idea miserabile persino della dialettica politica”.

E anche Intergruppo della Camera per le donne, i diritti e le pari opportunità ha rilasciato una nota per commentare la vignetta Mannelli sulla Leopolda: “Siamo impegnate tutto l’anno, e in particolare in questi giorni di celebrazione della giornata contro la violenza sulle donne, per abbattere gli stereotipi di genere e ogni forma di sessismo -proseguono le deputate-. Lo facciamo con passione e impegno civile, prima che politico, a difesa di tutte le vittime di discriminazioni. Abbiamo anche sostenuto e approvato un emendamento del Ddl Infrastrutture che vieta le pubblicità sessiste nelle strade, ma evidentemente anche nei giornali persistono grossi problemi di misoginia. Questa non è satira né informazione, è mercificazione becera del corpo della donna. Un insulto che non può avere alcuna giustificazione giornalistica e comunicativa. Il direttore prenda le distanze da questa disgustosa vignetta e chieda immediatamente scusa”.

Satira o no

Oltretutto, tra le varie critiche sparse online – sia da rappresentanti politici che da utenti che si sono scagliati contro quel disegno – si sottolinea come la vignetta Mannelli sulla Leopolda sia intrisa di sessismo. E il tutto è stato pubblicato, in prima pagina, da Il Fatto Quotidiano alla vigilia della Giornata Internazionale contro la Violenza delle donne (il 25 novembre).

(foto: da Il Fatto Quotidiano)

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