Il piano di Bruxelles per un vaccino europeo

di neXtQuotidiano

Pubblicato il 2020-06-17

La proposta sarà presentata oggi a Bruxelles. Il modello è simile a quello dell’accordo stretto da Francia, Germania, Italia e Olanda con AstraZeneca

article-post

C’è un piano a Bruxelles per il vaccino europeo contro il Coronavirus SARS-COV-2 e COVID-19. Spiega oggi Repubblica che sul piatto L’Europa mette 2,7 miliardi per negoziare a nome dei governi dell’Unione una serie di accordi di prelazione con tutte le aziende impegnate nella corsa contro il Covid: l’Europa finanzierà ricerca, test e produzione in cambio di una quota di dosi di vaccino – «centinaia di milioni, se non miliardi di fiale» – da distribuire a tutta la popolazione europea (a quelle delle aree più in difficoltà del globo) appena saranno disponibili sul mercato.

La proposta sarà presentata oggi a Bruxelles partendo da questa premessa: «Nessun partner – spiegherà la Commissione – ha la capacità di assicurare gli investimenti per sviluppare e produrre un numero sufficiente di vaccini. Una strategia comune permette di condividere i rischi, abbassare i costi e aumentare la velocità della ricerca». Il modello è simile a quello dell’accordo stretto da Francia, Germania, Italia e Olanda con AstraZeneca: l’Eurogoverno si propone di europeizzare il meccanismo e di allargarlo a tutte le società al lavoro sul vaccino. Intende farlo con una serie di appalti Ue centralizzati firmati a nome dei governi dell’Unione per aiutare ricerca e test. Quando i vaccini saranno pronti, per tagliare ulteriormente i tempi, Bruxelles applicherà con enorme flessibilità le norme su autorizzazioni, etichettatura e distribuzione.

ASTRAZENECA VACCINO CORONAVIRUS BILL GATES

Dalla Germania è arrivata invece una svolta strutturale nelle politiche industriali e dall’impatto geopolitico: il governo ha annunciato che comprerà il 23 per cento di Curevac, il gioiello biotech di Tubinga che, insieme alla Biontech di Magonza, è considerato tra i favoriti nella corsa allo sviluppo del vaccino. È anche un marchio simbolico visto lo scandalo scoppiato a marzo, quando era emersa l’intenzione di Trump di comprarla e trasferirne il know how negli Usa. Mossa che aveva suscitato l’immediata levata di scudi; era intervenuta Angela Merkel e la Commissione Ue aveva promesso ottanta milioni per tutelare il gioiello tedesco.

Leggi anche: Sinopharm: il vaccino cinese contro COVID-19

Potrebbe interessarti anche