Un professore universitario alle prese con Lucifer e The Umbrella Accademy

di Vincenzo Vespri

Pubblicato il 2020-08-17

Uno dei doveri (ma anche vantaggi) di fare il professore è quello di seguire le mode della gioventù. Un buon prof deve essere aggiornato su quello che fanno/vedono i ragazzi perché altrimenti viene visto troppo lontano e gli studenti non riescono a comunicare con lui. Ad agosto ho deciso perciò di “modernizzarmi” e mi sono …

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Uno dei doveri (ma anche vantaggi) di fare il professore è quello di seguire le mode della gioventù. Un buon prof deve essere aggiornato su quello che fanno/vedono i ragazzi perché altrimenti viene visto troppo lontano e gli studenti non riescono a comunicare con lui. Ad agosto ho deciso perciò di “modernizzarmi” e mi sono dedicato a Netflix e a due serie televisive che i miei studenti amano. La prima è Lucifer (piace a studenti un po’ cresciutelli, tipo magistrale o dottorato)), l’altra è The Umbrella Accademy (che piace a quelli più giovani, tipo quelli del primo anno). Non ho ovviamente visto tutti gli episodi, ma mi son fatto un’idea precisa. Entrambe le serie derivano da fumetti.

lucifer

Lucifer è del tipo “urban fantasy”: il diavolo, stanco di stare all’inferno, si trasferisce a Los Angeles per provare la vita degli uomini. L’attore che interpreta Lucifer è molto bravo e magnetico. Ma, secondo me, il successo della serie si basa soprattutto sul fatto che Lucifer è un buon “diavolo” con una moralità molto simile a quella dei giovani d’oggi. Per loro tradire la fiducia degli altri è un peccato grave, è un peccato grave non vivere, non cogliere tutte le occasioni possibili mentre non sono più considerati peccato gli atti sessuali, la droga e l’alcool, cioè esattamente il modello di vita proposto dal Lucifer televisivo. Il successo di questa serie è sintomo che siamo in una fase di rapidi cambiamenti. La Chiesa non riesce a tenere il passo con i tempi che stanno mutando. A mio parere, la Chiesa dovrebbe avere il compito primario di rendere più facile ai credenti attuare i due comandamenti dati da Cristo (ama Dio e ama il prossimo) tramite la dottrina e i precetti. Nel passato i cambiamenti della società erano molto lenti e quindi la dottrina della Chiesa doveva essere ripensata/modificata di tanto in tanto solo nei rari momenti di transizione.

the umbrella academy

C’è traccia di ciò in letteratura: Dante ammira il peccatore Ulisse, Goethe narra del patto con il diavolo del Doctor Faust, Milton descrive il Paradiso Perduto da Lucifero, Carducci eleva un’ode a Satana, etc. Ma i cambiamenti di morale duravano almeno un secolo e lasciavano tutto il tempo alla Chiesa di prepararsi. Adesso no, il tempo fugge veloce e in modo tumultuoso. I precetti e la dottrina invecchiano troppo in fretta e non riescono a tenere il passo con i tempi e l’evoluzione della morale. Il successo della serie Lucifer è anche in questa capacità di far intravedere allo spettatore questo mondo nuovo, con regole nuove, con opportunità da saper cogliere. “The Umbrella Accademy” descrive, invece, un mondo distopico e privo di senso. O, per essere più precisi, un mondo dove il senso generale è perso, ma rimane la “razionalità” e la “normalità” solo per azioni più usuali che si riferiscono al tran tran della vita. Non è possibile descrivere la trama, perché, de facto, non esiste. Ma questa situazione dà lo spunto a battute non solo molto divertenti ma anche molto profonde perché ci spingono a riflettere sui massimi sistemi. Se in Lucifer i miei studenti vedono il mondo che sta cambiando, in The Umbrella Accademy, gli studenti più giovani vanno ancora più in là: vedono la follia del sistema che loro toccano con mano.

lucifer 1

Ad esempio come non considerare folle che i candidati per la Presidenza degli USA siano Trump (chiaramente inadeguato) e Biden (probabilmente ancora più inadeguato e, dicono, con un Alzheimer incipiente)? Che la Gran Bretagna si sia suicidata economicamente, senza alcuna ragione plausibile, attuando la Brexit? Che I nostri politici siano manifestamente al di là del bene e del male? Per sopravvivere, l’unica possibilità, è non farci caso, andare avanti per la propria strada, sapersi divertire cogliendo l’attimo e non riflettere troppo. I tempi stanno cambiando veramente in fretta: l’etica di Lucifer è già superata, quasi vetusta, l’etica di The Umbrella Accademy è sicuramente quella in cui si riconoscono i miei studenti più giovani. Son passati pochi anni fra le due serie e già il mondo è cambiato, l’etica si è evoluta. In queste condizioni, come possono le religioni tradizionali adeguare il loro insegnamento ai nuovi tempi dando certezza e stabilità se continuano a mantenere in piedi strutture elefantiache, con grande inerzia, vecchie ed inadeguate? Un mondo nuovo, in continua trasformazione e “genialmente” assurdo si sta avvicinando a gran passi. Le scelte etiche e religiose, in un futuro prossimo, saranno affrontate grazie a serie televisive invece che in Chiesa? E quindi i profeti e i predicatori del futuro prossimo e venturo saranno proprio le emittenti televisive con le loro serie? Sembra folle, ma forse è proprio questo il futuro che si sta preparando: etiche mutevoli e liquide forgiate dalla TV e da internet… Questo Papa non mi piace, ma se il futuro sarà quello che ho immaginato in questo articolo, non posso che gridare: Lunga Vita a Papa Francesco! Saro retrò ma non riesco ad immaginarmi una religione internettiana, preferisco quella più tradizionale, che era sì struttura a fare da oppio per il popolo ma nel contempo riusciva a dare solide certezze ai propri fedeli.

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