Il misterioso ritorno di Tria dall’Ecofin

di neXtQuotidiano

Pubblicato il 2018-10-01

Il ministro salta il vertice e lascia in Lussemburgo il DG odiato dai grillini. Nessuna motivazione ufficiale se non quella che bisogna lavorare al DEF, quello che era stato dato per approvato la settimana scorsa

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Il ministro Giovanni Tria ha abbandonato il vertice dell’Ecofin e ha fatto sapere che non parteciperà all’incontro di domani perché il governo deve ancora lavorare alla nota di aggiornamento del DEF, che in effetti non è stata ancora pubblicata nonostante gli annunci sul deficit al 2,4%. Anche se il vicepresidente del Consiglio Luigi Di Maio sostiene che il suo rientro fosse programmato, ieri Tria non ne aveva fatto cenno nell’intervista rilasciata al Sole 24 Ore.

Il misterioso ritorno di Tria dall’Ecofin

Arrivando alla riunione dell’Ecofin, Tria aveva detto che avrebbe detto ai ministri di stare tranquilli e avrebbe spiegato come è formulata la manovra, probabilmente ponendo l’accento sulle clausole di salvaguardia al contrario che dovrebbero proteggere i conti pubblici se la crescita non dovesse rispettare le previsioni. Nel pomeriggio di oggi l’ANSA ha anticipato che Tria sarebbe tornato in anticipo dal vertice, lasciando in Lussemburgo Alessandro Rivera, il direttore generale del Tesoro finito nell’albo dei cattivi del M5S e di Casalino.

tria def ecofin

Pierre Moscovici, commissario agli affari economici, entrando all’Ecofin aveva criticato la nota di aggiornamento del DEF annunciata dal governo italiano: “Per il momento quello che so è che il deficit del 2,4%, non solo per l’anno prossimo ma per tre anni, rappresenta una deviazione molto, molto significativa rispetto agli impegni presi”. Lo spread BTp/Bund, che fino a quel momento viaggiava intorno alla parità rispetto alla chiusura di venerdì scorso a 267 punti base, si è attestato a 273 p.b. Ed è tornato a salire anche il rendimento del BTp decennale italiano, che scambia ora al 3,23% dal 3,15% della chiusura precedente. Di Maio ha colto la palla al balzo dicendo che qualche istituzione voleva fare terrorismo sui mercati.

Il DEF ancora da completare

Gianni Pittella del Partito Democratico ha detto che la ritirata di Tria è strategica: “La verità è che sono passati quattro giorni dall’approvazione della nota di aggiornamento al DEF, ma manca un testo e non saprebbe cosa dire”. Se così fosse, non si capisce perché il suo ritorno non sia stato annunciato subito. In più, nonostante sia stato raggiunto l’accordo di governo sul deficit-pil al 2,4% nel 2019, 2020 e 2021 al Cdm dello scorso 27 settembre, il testo della Nota di Aggiornamento al Def non è ancora stato pubblicato. Probabilmente perché la Nadef venga resa nota bisognerà attendere fino a mercoledì o giovedì, anche perché prima di questo passaggio il testo va trasmesso al Parlamento.

Leggi sull’argomento: La geniale strategia del M5S per difendere il deficit al 2,4%

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