Per Toninelli Draghi è “l’unico vero responsabile della crisi di governo”

di Massimiliano Cassano

Pubblicato il 2022-07-19

Danilo Toninelli sui social addossa la colpa della crisi di governo al premier Mario Draghi: “Non è, come dicono i giornali, colpa degli ‘irresponsabili’ del M5S”

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“Mario Draghi è l’unico vero responsabile della crisi di governo”. Così l’ex ministro e senatore M5S Danilo Toninelli in un video pubblicato sui social. “Non è, come dicono i giornali, colpa degli ‘irresponsabili’ del M5s”, aggiunge l’esponente pentastellato, “la mia non è un’opinione, è una constatazione oggettiva di fatti avvenuti. Vi faccio questa domanda, il presidente del Consiglio è andato sotto come maggioranza nella votazione sul Dl Aiuti? No, ha ricevuto una maggioranza. Il Movimento 5 Stelle non ha votato contro la fiducia, ha detto che gliela mantiene, ma se vengono fatte cose buone, e in quella legge non c’erano dentro cose buone, come il termovalorizzatore di Roma e l’indebolimento del reddito di cittadinanza”.

Per Toninelli Draghi è “l’unico vero responsabile della crisi di governo”

Toninelli si è espresso così commentando la crisi di governo che vedrà il premier domani mattina in Senato alle 9.30 per le sue comunicazioni con voto. Il premier, inoltre, depositerà il testo del discorso alla Camera prima dell’inizio del dibattito a Palazzo Madama. L’eventuale voto, dopo le comunicazioni del premier, e la replica successiva alla discussione in Aula, potrebbe avvenire intorno alle 19. Al rientro del premier in Senato, in tarda mattinata, verosimilmente intorno alle 11, l’Aula inizierà la discussione, prevista per 5 ore, e poi lascerà nuovamente spazio al premier Draghi per la replica.

Crippa: “Dipende da cosa dirà il premier”

Il capogruppo grillino alla Camera Davide Crippa apre dall’ex presidente della Bce: “L’ho scritto in una chat: ascolteremo il discorso di Draghi in aula domani. Trovo chiaro che se aprirà ai principali temi posti all’interno dei 9 punti da parte del Movimento 5 stelle, diventa ingiustificabile non confermare la fiducia”. “C’è una variabile, Draghi deve dire qualcosa”, ha aggiunto, e a chi gli domandava se si profila una scissione nel Movimento, ha risposto: “L’oggetto è cosa dirà Draghi e come si reagirà alle dichiarazioni di Draghi”.

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