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Tiburtino III, il consiglio voluto da Casapound finisce in rissa e sospeso
di neXtQuotidiano
Pubblicato il 2017-09-13
Sappiate che a Roma se si inventa una falsa aggressione e un falso sequestro di persona calunniando un eritreo in premio viene regalato un consiglio comunale straordinario senza che PD e M5S si oppongano. E poi viene annullato quando scoppiano gli scontri
Il Consiglio straordinario del IV Municipio al Tiburtino III che il MoVimento 5 Stelle e il Partito Democratico hanno concesso su richiesta di Casapound finisce in rissa. Un ragazzo è stato ferito alla testa con una cintata durante gli scontri. Dopo aver cercato di forzare da un lato ed essere stati respinti, gli antifascisti sono riusciti a entrare da un secondo ingresso del centro anziani dove stava andando in scena il consiglio, nel cortile antistante alla sala dove è avvenuta la colluttazione. Poi l’intervento della polizia in in assetto antisommossa ha diviso di nuovo i due schieramenti. CasaPound nella sala, gli antifascisti in via del Badile. Il consiglio straordinario è stato prima sospeso e poi annullato.
Tiburtino III, va in scena il consiglio voluto da Casapound
“Mentre attendevamo la seduta del consiglio, noi di CasaPound Italia insieme ai residenti Tiburtino III, siamo stati aggrediti dal sedicente ‘Nodo territoriale del Tiburtino’, con caschi e soprattutto con spray urticante che ha reso la vita difficile a molte persone che si sono andate a fare medicare adesso. Il consiglio ora è sospeso, aspettiamo speranzosi che riinizi”, dice Mauro Antonini di Casapound. Come abbiamo raccontato, il consiglio straordinario è stato concesso sulla base di una bufala: quella dell’aggressione e del sequestro di una persona da parte dei richiedenti asilo che si trovano nel centro di via del Frantoio. Una bufala messa in giro dall’estrema destra nelle ore immediatamente successive all’assedio del centro di accoglienza fondato su una ricostruzione falsa di quanto accaduto nella notte tra il 29 e il 30 agosto scorsi. Casapound infatti il 30 agosto aveva fatto sapere che “una donna è stata rapita dagli ospiti del centro gestito dalla croce rossa”. E questo nonostante già il 30 agosto si sapesse che un uomo era stato ferito con un’arma impropria proprio nell’occasione della presunta esplosione della bomba sociale al Tiburtino III. Ma c’è di più.
Perché Pamela Pistis, la donna che secondo le false informazioni diffuse in quelle ore aveva subito un’aggressione, è invece accusata di aver infilzato sulla schiena Yacob Misgn con un tondino, un pezzo di ferro di quelli usati nell’edilizia e per questo è indagata per lesioni aggravate dall’uso di un’arma. Ma il pubblico ministero sosterrà anche l’accusa di calunnia, ovvero il reato di chi accusa qualcun altro di aver commesso un reato davanti all’autorità giudiziaria sapendolo innocente. È stato infatti accertato che le contusioni e i graffi sul corpo dell’indagata erano precedenti e non causati dall’aggressione degli altri immigrati del centro. L’unica ferita recente le era stata provocata anzi dal marito con un pugno nel tentativo di strapparla da una eritrea a sua volta aggredita per essersi permessa di aiutare il connazionale ferito.
La rissa e lo spray al peperoncino
“Sono in corso trattative di mediazione al fine di evitare interventi con la forza”, fa sapere la Questura di Roma. Nei momenti di tensione davanti al centro anziani a Tiburtino III, dove si sarebbe dovuto svolgere il consiglio straordinario del IV Municipio, alcuni agenti sarebbero stati attaccati con spray urticanti, dice sempre la Questura. Tra i feriti, ce ne sarebbe uno più grave colpito alla testa da un oggetto. Altri dei presenti, raggiunti sempre dal lancio di oggetti, avrebbero riportato abrasioni e contusioni di vario genere, mentre ci sarebbero un paio di persone intossicate dallo spray urticante.
#TiburtinoIII annullato il consiglio municipale straordinario. Continua l’assedio della #RomaMeticcia contro ogni fascismo
#13settembre pic.twitter.com/1IPkuHmxCh— bpm (@bpm_roma) 13 settembre 2017
“Non ci sono i termini per portare avanti la democrazia. Quello che è accaduto è inammissibile e non condivisibile”, fa sapere la presidente del IV Municipio, Roberta Della Casa, che evidentemente non ha capito che il consiglio è stato convocato sulla base di una bufala. “Non è stato possibile dare svolgimento al consiglio per colpa degli estremismi – sottolinea -. Non è nostra intenzione portare avanti l’assemblea, strumento democratico per eccellenza, davanti a questo tipo di atteggiamento”, conclude.
Il consiglio straordinario che PD e M5S hanno concesso a Casapound
Il consiglio straordinario, ufficialmente richiesto da Fratelli d’Italia, è andato in scena al centro anziani di via del Badile. Circa trenta esponenti di Casapound hanno raggiunto il centro, dove era in corso la manifestazione dei movimenti territoriali antifascisti. Le due fazioni hanno rischiato la collisione scongiurata dalle forze dell’ordine in tenuta antisommossa. Durante l’ingresso dei ‘fascisti del terzo millennio’ nella sede dove si terra’ il consiglio del Municipio IV, i momenti di maggiore tensione, con cori, grida e anche lancio di oggetti da parte dei movimenti. Poi un tentativo di ingresso anche da parte degli antifascisti, scongiurato a fatica dalle forze dell’ordine.
EDIT: Il consiglio municipale straordinario che doveva svolgersi questo pomeriggio al Tiburtino terzo è stato ufficialmente annullato. I militanti di CasaPound scortati da un cordone di polizia in assetto antisommossa sono stati fatti uscire da il centro anziani di Tiburtino III dove si doveva svolgere oggi pomeriggio il Consiglio Municipale. In questo momento i simpatizzanti del movimento neofascista si trovano su via del Badile all’altezza del centro anziani. A 50 metri, quando la via sbocca su largo Bojano, ci sono gli antifascisti. A dividere i due schieramenti due cordoni di celere (uno per assembramento di persone) e 4 blindati.
#TiburtinoIII fascisti scortati dalla polizia sono accerchiati nel cortile del centro anziani. Il quartiere non li vuole pic.twitter.com/PsQ0Oasjoz
— DinamoPress (@DinamoPress) 13 settembre 2017
Alla fine i fascisti del III millennio sono stati fatti entrare nella sala dove si terrà il consiglio, mentre gli antifascisti sono stati lasciati fuori e hanno iniziato a intonare cori: “Fascisti carogne, tornate nelle fogne”, “Casa lavoro, diritti sociali sono questi i problemi dei proletari”, “Annullate sto consiglio, annullate sto consiglio”.
Foto copertina di PaolaB su Twitter
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