Fatti
Tetraplegico dopo l’incidente a “Ciao Darwin”: assolti i 4 imputati nel processo
Asia Buconi 02/12/2022
Assolti i 4 imputati per l’incidente avvenuto durante la trasmissione “Ciao Darwin”, costato carissimo al concorrente Gabriele Marchetti
Il Tribunale monocratico di Roma ha assolto con formula piena le quattro persone mandate a processo per l’incidente avvenuto nell’aprile 2019 durante la trasmissione “Ciao Darwin”, costato carissimo al concorrente Gabriele Marchetti, che proprio a seguito di quella caduta è rimasto paralizzato. L’uomo, all’epoca 54enne, scivolò dai rulli durante la prova del “Genodrome” e adesso sarà tetraplegico per sempre.
Sotto accusa per lesioni personali gravissime c’erano quattro dirigenti Mediaset (due al vertice di Rti). Il giudice, accogliendo un’eccezione della difesa, li ha assolti tutti al termine della camera di consiglio, con la formula “perché il fatto non sussiste”.
Ciao Darwin, le parole di Gabriele Marchetti dopo l’incidente
In una lunga intervista dello scorso giugno rilasciata da Gabriele Marchetti per il Corriere della Sera, l’uomo aveva sottolineato come la sua vita fosse cambiata radicalmente dopo l’incidente. Il concorrente aveva detto:
Ero finito in acqua a testa in giù, con le gambe rannicchiate e le braccia raccolte, pensavo che sarei affogato perché non riuscivo a muovere nulla. Poi ho sentito i soccorritori che sono intervenuti immediatamente. Oggi le mie giornate sono noiose e lunghe, non posso fare niente, nessuna attività, sono completamente privo di autonomia e dipendo totalmente da mia moglie Sabrina e da mio figlio Simone per lo svolgimento di ogni atto quotidiano. Prima di quel giorno ero un uomo che faceva mille cose, adesso per me è finito tutto.
I sentimenti di rabbia e rassegnazione provati da Marchetti dopo l’incidente erano stati acuiti pure dal comportamento di Paolo Bonolis e della produzione di Ciao Darwin dopo l’incidente, in merito ai quali il concorrente aveva detto:
Paolo Bonolis non mi ha cercato per sapere come sto, neanche persone a lui vicine mi hanno mai contattato. Soltanto qualcuno della produzione all’inizio si è fatto sentire per telefono e per e-mail con la mia famiglia per conoscere la mia condizione fisica. Si sono messi a disposizione per ogni eventuale nostra necessità. Però poi non ci sono stati altri contatti.