Tempi moderni

di Tommaso Giancarli

Pubblicato il 2016-02-02

Una sentenza del magistrato Conticchio della procura di Lecce (il quale, per mancanza di leggi in materia, ha fatto riferimento al Codice della Strada) ha finalmente ammesso nel nostro ordinamento giuridico l’utero in affitto. Non si tratta, in questo caso, della gravidanza surrogata o di un’altra forma di cessione di esseri umani, la quale resta …

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Una sentenza del magistrato Conticchio della procura di Lecce (il quale, per mancanza di leggi in materia, ha fatto riferimento al Codice della Strada) ha finalmente ammesso nel nostro ordinamento giuridico l’utero in affitto. Non si tratta, in questo caso, della gravidanza surrogata o di un’altra forma di cessione di esseri umani, la quale resta proibita a norma di legge e di dettato costituzionale, bensì della possibilità di prendere in locazione un utero per metterci delle cose che non possono essere conservate o archiviate altrimenti.

lutero in affitto
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Il dibattimento ha preso spunto da una denuncia della signora Caporalini, di Nova Milanese (MB), la quale ha dapprima accordato l’utilizzo del proprio utero all’avvocato Chiucchi per stoccarvi vecchi libri dell’università, cassette degli attrezzi, pupazzi dei Barbapapà e altri oggetti che non trovavano più posto nell’angusto alloggio milanese del Chiucchi; salvo poi decidere di rimanere incinta, il che avrebbe implicato lo sfratto degli oggetti immagazzinati.
Il giudice Conticchio ha dunque decretato che il contratto va rispettato e che ciò è stato inuterato rimane in utero (curiosità: c’è anche un vecchio disco dei Nirvana fra gli oggetti custoditi nel box di Chiucchi) fino alla fine del periodo pattuito e che, conseguentemente, l’embrione abusivo dev’essere rimosso e collocato in un armadietto degli spogliatoi del Nuovo Cosenza Calcio 1914, dove potrà continuare una crescita armonica e sportiva.

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