Perché anche oggi i giornali esteri parlano di Jacobs e steroidi

di neXtQuotidiano

Pubblicato il 2021-08-07

Il Times e L’Equipe gettano ombre su Giacomo Spazzini, ex nutrizionista di Marcell Jacobs indagato per traffico di anabolizzanti. L’atleta è estraneo alla vicenda e lo stesso Spazzini si è detto “parte lesa”

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Nella pioggia di recriminazioni che questa mattina popolano i giornali inglesi per i successi dell’Italia nelle gare di atletica alle Olimpiadi di Tokyo 2020, c’è anche un duro attacco a Giacomo Spazzini, ex nutrizionista di Marcell Jacobs. Proviene in particolare da due articoli, uno pubblicato sul Times e uno sul quotidiano sportivo francese L’Equipe, in cui viene sottolineato il coinvolgimento di Spazzini in un’inchiesta per “traffico di steroidi anabolizzanti”. “La polizia accusa il nutrizionista del campione italiano dei 100 metri per steroidi”, si legge sull’autorevole quotidiano inglese, che titola la prima pagina della sua sezione sportiva con “Il bodybuilder che reclama meriti per l’oro olimpico di Jacobs” e che è “sotto accusa come facente parte dell’Operazione Muscoli”.

Si tratta di un’indagine milanese sulle accuse di frode, l’uso o la fornitura di droghe per alterare le prestazioni atletiche e la manipolazione di beni rubati, iniziata a giugno 2019. Giacomo Spazzini, imprenditore bresciano e fondatore della Gs Loft, società di consulenza per il benessere psicofisico, ha avuto rapporti Jacobs a partire da settembre del 2020. Il Times scrive: “Il rapporto della polizia racconta come un farmacista abbia avvisato un medico dell’Ospedale San Raffaele della vendita di steroidi anabolizzanti utilizzando prescrizioni mediche presso la Farmacia Sempio di Milano. L’indagine è incentrata sulle accuse a un uomo descritto come il capo del gruppo — Spazzini è stato identificato come il suo vice — che avrebbe ottenuto un libretto con prescrizioni e timbro medico ospedaliero, e che lo avrebbe utilizzato per ottenere prodotti dopanti per se stesso e altri clienti delle palestre”.

“Ma in questa storia io e il mio centro siamo la parte lesa”, si difende Spazzini. Da quando è emersa la vicenda, Jacobs è seguito da un altro professionista dello studio, come spiega lo staff del neo uomo più veloce del mondo. Lo stesso Times ha riportato le parole dell’agente di Jacobs, Marcello Magnani, che ha ricordato come i rapporti tra il campione e Spazzini si siano interrotti a marzo 2021. “L’indagine – ha aggiunto – non ha mai toccato Marcell”. Dopo la sua vittoria, però, l’imprenditore aveva scritto un lungo messaggio su Instagram in cui gioiva e rivendicava una piccola parte di successo, avendo collaborato con lui in passato. “Da quando abbiamo iniziato insieme – ha scritto Spazzini – tutto è cambiato. Il suo corpo ha iniziato a reagire alla corretta alimentazione il metodo che ho costruito anni fa e che costantemente innoviamo. Abbiamo lavorato con la ciclizzazione dei nutrienti, con il monitoraggio dei dati e delle analisi, test in pista, con feedback costanti e in tutto questo gli abbiamo insegnato il potere che la disciplina può dare in termini di risultati. Sono davvero fiero ed orgoglioso di avere fatto parte con la mia azienda a questa trasformazione”.

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