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Stefano Bargi: il consigliere regionale della Lega in Emilia che ha preso il bonus

di neXtQuotidiano

Pubblicato il 2020-08-13

Anche in Emilia Romagna un esponente della Lega in Regione ha preso il bonus 600 euro per le partite iva: si tratta del consigliere regionale Stefano Bargi, di Sassuolo (Modena), 31 anni, che nei mesi scorsi è stato confermato al secondo mandato da consigliere

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Anche in Emilia Romagna un esponente della Lega in Regione ha preso il bonus 600 euro per le partite iva: si tratta del consigliere regionale Stefano Bargi, di Sassuolo (Modena), 31 anni, che nei mesi scorsi è stato confermato al secondo mandato da consigliere. Lo riportano i giornali locali. Bargi, gestisce, insieme a due soci, il locale ‘Beerstop’ di Maranello (Modena). Sentito dal Corriere di Bologna e dalla Gazzetta di Modena, ha spiegato che l’associazione di categoria della quale fa parte ha suggerito alla sua società di fare la richiesta.

Stefano Bargi: il consigliere regionale della Lega in Emilia che ha preso il bonus

Così sono arrivati due bonus da 600 euro, uno ad aprile e uno a maggio che, sempre secondo Bargi, sono stati messi a disposizione della società per far fronte ai mancati guadagni del lockdown. Adesso rischia la sospensione dalla Lega, anche se invita il suo partito a fare una valutazione dei singoli casi.

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“Lo confermo e non mi giustifico – le parole di Bargi riportate dal Corriere di Bologna – ma ora non voglio passare da ladro, visto che il nostro locale offre lavoro a diverse persone e non fa nulla di illecito. Quei soldi posso ridarli anche domani e se c’è da pagare per questo errore pagherò. Ma quando ci hanno detto che quel bonus come società ci spettava, con i miei soci abbiamo deciso di richiederlo. L’unica cosa della quale posso accusarmi è di non aver pensato ad uscire dalla società nel momento della richiesta del bonus avendo anche un ruolo politico”. A nulla però sono servite le sue parole: è stato sospeso dal partito. Lo conferma il capogruppo del Carroccio in Regione, Matteo Rancan. “Il provvedimento disciplinare è identico a quello assunto per i deputati che si trovano nella medesima situazione- spiega Rancan- l’immagine della Lega e la buona volonta’ di migliaia di sostenitori non possono essere offesi da comportamenti sconvenienti, per quanto del tutto legali”.

Leggi anche: La presa in giro della sospensione dei deputati leghisti con il bonus

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