“Fango su di me, ma non mi fermeranno”: Soumahoro replica all’indagine sulle coop gestite da moglie e suocera

di Asia Buconi

Pubblicato il 2022-11-17

Le parole di Soumahoro fanno riferimento alle denunce, presentate dal sindacato Uiltucs, attualmente al vaglio della Procura di Latina

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Il deputato dell’Alleanza Verdi-Sinistra Aboubakar Soumahoro non ci sta e si difende dalle accuse di chi lo prende di mira per la presunta malgestione di alcune cooperative di famiglia. All’interno di un post pubblicato sui suoi canali social, l’ex sindacalista ha scritto: “Non c’entro niente con tutto questo e non sono né indagato né coinvolto in nessuna indagine dell’arma dei Carabinieri, di cui ho sempre avuto ed avrò fiducia. Non consentirò a nessuno di infangare la mia integrità morale. Per questo, dico a chi pensa di fermarmi, attraverso l’arma della diffamazione e del fango mediatico, di mettersi l’anima in pace”.

Poi, Soumahoro ha aggiunto: “A chi ha deciso, per interessi a me ignoti, di attaccarmi dico: ci vediamo in tribunale! Ho dato mandato ai miei legali di perseguire penalmente chiunque infanga il mio nome o la mia immagine, mi diffama o getta ombra sulla mia reputazione. Nessuno mi fermerà e nessuno ci fermerà”.

Le cooperative di famiglia di Soumahoro sotto indagine per irregolarità

Le parole di Aboubakar Soumahoro fanno riferimento alle denunce, presentate dal sindacato Uiltucs, attualmente al vaglio della Procura di Latina e dei carabinieri presentate da alcuni migranti in merito a presunte irregolarità contrattuali denunciate da diversi lavoratori impiegati in due cooperative pontine (Karibù e Consorzio Aid) gestite dalla suocera e dalla moglie del deputato di Alleanza Verdi e Sinistra.

Le denunce presentate dal sindacato Uiltucs, che ricalcano parzialmente quelle di esponenti locali di CasaPound, fanno riferimento a mancati pagamenti e irregolarità contrattuali. Nello specifico, alcuni lavoratori sostengono di non ricevere lo stipendio da anni e di esser stati costretti a lavorare in nero, mentre alcuni minorenni denunciano di essere stati maltrattati e privati di acqua e luce. Gli accertamenti della Procura di Latina, in collaborazione anche con l’Ispettorato del Lavoro, sono in corso anche sul materiale e su documenti trovati fuori da una delle sedi delle due cooperative mentre era in corso un trasloco, con gli incartamenti in questione che verranno ora analizzati dagli agenti dell’Arma, al lavoro assieme all’Ispettorato del lavoro a cui i lavoratori si sono rivolti.

L’indagine al momento è puramente “esplorativa” dato che il fascicolo in questione non ipotizza reati né ci sarebbero profili penalmente rilevanti, come riportato dall’ex sindacalista nel suo post sui social.

 

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