Sondaggio Virginia Raggi a Roma: gli elettori grillini come gli ultimi giapponesi
di Alessandro D'Amato
Pubblicato il 2019-06-22
Il 35% degli elettori grillini dice che non c’è niente di negativo nel periodo in cui Raggi è stata sindaca. Sindrome di Stoccolma o ultimi giapponesi?
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Come gli ultimi giapponesi a presidiare l’atollo del Pacifico in attesa del nemico americano mentre la guerra è finita da anni, gli elettori del MoVimento 5 Stelle sono gli unici a promuovere Virginia Raggi a Roma. Oggi Il Messaggero pubblica un sondaggio dal quale si evince che la popolarità della sindaca presso i romani è inferiore a quella di Attila e Brenno, eppure nel buio c’è una luce che brilla: quella degli attivisti grillini, che, dotati di vistose fette di prosciutto negli occhi, credono ancora alla sindaca.
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La sesta domanda del sondaggio di Euromedia Research chiede infatti quale sia l’aspetto positivo dei tre anni di governo di Raggi e basta vedere la colonnina delle risposte presso gli elettori del M5S per capire che vivono in una realtà parallela in cui Roma è stata scambiata con Oslo.
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Ma ciò che colpisce non è tanto questo, quanto la domanda successiva, dove si chiede quale sia l’aspetto negativo dell’operato della sindaca: ebbene, qui ci sono il 35% degli elettori grillini che dice che non c’è niente di negativo. Si capisce benissimo il percorso mentale degli elettori più affezionati al M5S: ammettere che Virginia Raggi sta facendo male a Roma, così come Chiara Appendino, significa dare la prova del fallimento del MoVimento 5 Stelle al governo. Meglio mentire, anche a sé stessi, che accettare di aver fallito. Poco male, prima o poi le urne si apriranno e il redde rationem arriverà anche per gli ultimi giapponesi.
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