Il sondaggio dell’Istituto Cattaneo sui collegi uninominali (tutti in mano alla destra)

I collegi uninominali di Camera e Senato potrebbero andare al 70% al centrodestra alla luce della mancata alleanza tra Pd e Movimento 5 Stelle: lo dice il report elaborato dall’Istituto Cattaneo e pubblicato oggi su Repubblica, che mostra una cartina dell’Italia prevalentemente azzurra. Complice la legge elettorale che favorisce le alleanze, una coalizione che mettesse insieme ipoteticamente Pd, Azione, l’Alleanza verdi sinistra (presentata ieri, Sinistra italiana più Europa verde) e Insieme per il futuro, senza il partito di Giuseppe Conte si vedrebbe assegnata, su 147 seggi alla Camera, solo 42. Sui 74 al Senato, invece, solo 18. Di riflesso, la corsa solitaria dei pentastellati, che nelle intenzioni del loro presidente devono rappresentare un “terzo polo”, andrebbe a schiantarsi contro numeri impietosi: nel maggioritario, nessun seggio né alla Camera né al Senato.

Il sondaggio dell’Istituto Cattaneo sui collegi uninominali (tutti in mano alla destra)

“FdI, Lega e FI otterrebbero una confortevole maggioranza assoluta di seggi sia alla Camera che al Senato”,  cioè tra il 57 e il 58 per cento dei seggi nelle due aule, scrivono Salvatore Vassallo e Rinaldo Vignati. Nell’elaborazione YouTrend con Cattaneo Zanetto un ipotetico “fronte progressista” con dentro Pd, M5S e Allenza verdi sinistra consegnerebbe al centrodestra 221 seggi su 400 alla Camera e 108 su 200 al Senato, ottenendo la maggioranza assoluta. Tra gli uninominali il centrosinistra ne vincerebbe 48 alla Camera e 25 al Senato. Un secondo scenario, più probabile, con Pd, Azione, Alleanza verdi sinistra e Insieme per il futuro, più anche Italia Viva favorirebbe ancor di più la coalizione di centrodestra: 240 alla Camera e 122 al Senato. Soltanto un “campo largo” con dentro anche il M5S metterebbe a serio rischio la nascita di un governo di centrodestra, che si fermerebbe a 202 deputati e 99 senatori.