Sondaggi politici: la situazione a un mese esatto dal voto

di neXtQuotidiano

Pubblicato il 2022-08-25

I dati raccolti da Demopolis forniscono la fotografia attuale. Ma l’attenzione deve necessariamente essere rivolta su chi ha detto che non voterà per nessun partito o coalizione

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Un Terzo Polo un po’ più “polare”, ma il duello è sempre lo stesso: quello tra Fratelli d’Italia e Partito Democratico. A un mese esatto dal voto (che si terrà il prossimo 25 settembre) l’analisi della percezione elettorale diventa un elemento imprescindibile per valutare scenari futuri e futuribili per quel che concerne la prossima guida del nostro Paese. Secondo i sondaggi politici pubblicati oggi dall’Istituto Demopolis, il testa a testa (in meri numeri percentuali) è sempre tra Giorgia Meloni ed Enrico Letta. Ma il divario tra la coalizione di centrodestra e tutte le altre forze politiche continua a crescere.

Sondaggi politici oggi, la situazione a un mese esatto dal voto

Secondo i dati raccolti dal Barometro Politico diretto da Pietro Vento, rispetto all’ultima rilevazione Fratelli d’Italia ha perso lo 0,3%, attestandosi al 24%. Resta, dunque, il primo partito nelle preferenze degli intervistati (un campione di 1.408 aventi diritto al voto). Perché anche il Partito Democratico è dato in leggero calo, fermandosi al 22,6%. Poi tutti gli altri: Lega al 14,5%, MoVimento 5 Stelle all’11%, Forza Italia al 7%, il Terzo Polo (Renzi-Calenda) al 5,8% e il tandem Sinistra Italiana – Europa Verde al 3,7%. Con questi valori, la coalizione di centrodestra toccherebbe quota 47%, mentre l’alleanza PD, Si+Verdi, Impegno Civico e +Europa si fermerebbe al 30,5%.

Ovviamente, questa fotografia evidenziata dai sondaggi politici oggi è un mero calcolo di preferenze. In realtà, la composizione della maggioranza nel nuovo Parlamento dipenderà molto dai collegi uninominali e dalle sfide interne per i singoli seggi. Insomma, si tratta di percentuali che restituiscono solo il cosiddetto “sentiment” degli elettori. E nella rilevazione di Demopolis il dato da analizzare è quello dell’affluenza: solo il 67% degli intervistati ha detto di esser pronto al voto. Ma il 22% risulta essere ancora indeciso. Questo vuol dire che c’è buona parte della popolazione che non sembra essere intenzionata (ancora una volta) a recarsi alle urne per il voto.

(Foto IPP/Fabio Cimaglia)

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