I sondaggi su Italia Viva

di neXtQuotidiano

Pubblicato il 2020-02-17

Il Giornale spiega l’attivismo di Matteo Renzi mettendolo in relazione con i sondaggi su Italia Viva, che dopo una buona partenza non sono decollati. Mentre quelli che riguardano il Partito Democratico hanno almeno registrato una lieve crescita d

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Oggi Il Giornale spiega l’attivismo di Matteo Renzi mettendolo in relazione con i sondaggi su Italia Viva, che dopo una buona partenza non sono decollati. Mentre quelli che riguardano il Partito Democratico hanno almeno registrato una lieve crescita dopo le macerie lasciate dal segretario nel marzo 2018, grazie anche alla vittoria in Emilia-Romagna.

Una cosa balza subito all’occhio: la formazione dell’ex premier dopo una prima leggera impennata non è mai riuscita a crescere nei consensi, anzi. Negli ultimi tempi, mentre il Pd sale, Iv resta ben sotto la soglia del 5%: da qui il tentativo di Renzi di ritagliarsi nuovi spazi politici.

sondaggi italia viva
PD e Italia Viva: sondaggi a confronto (Il Giornale, 17 febbraio 2020)

Secondo la supermedia dei sondaggi Youtrend Italia Viva arranca dopo aver toccato il picco nel novembre 2019, qando è arrivata al 5,2%, e ora balla intorno al 4,3%. Una situazione che potrebbe portare a un’ecatombe di parlamentari in caso di elezioni, sia con il sistema attualmente in vigore che con la nuova legge su cui hanno trovato l’accordo il Partito Democratico e il MoVimento 5 Stelle. Questo soprattutto a causa della riforma che ha dimezzato il numero dei parlamentari. In base alla Supermedia dei sondaggi YouTrend per Agi del 19 dicembre, e considerando il nuovo scenario post taglio dei parlamentari (Camera con 400 deputati e Senato con 200 senatori ai quali sono stati sottratti gli eletti all’estero), la Lega a Montecitorio avrebbe 143 deputati e il centrodestra 222. Al Senato Carroccio primo partito con 72 seggi e centrodestra in maggioranza con 112.

legge elettorale brescellum
Legge elettorale: la simulazione di Youtrend con il Brescellum

Il Partito Democratico eleggerebbe invece 86 deputati, mentre il Movimento 5 Stelle 76. Infine, sarebbero 5 i deputati di Italia Viva, mentre 2 gli eletti in quota SVP. Nell’emiciclo di Montecitorio, pertanto, la coalizione di centrodestra disporrebbe di 222 deputati, più del doppio dei 91 che invece riuscirebbe ad eleggere il centrosinistra e quasi il triplo dei 76 del Movimento 5 Stelle. Al Senato MoVimento 5 Stelle e Partito Democratico eleggerebbero invece, rispettivamente, 37 e 43 deputati. Infine, Italia Viva avrebbe un solo senatore, mentre per la SVP gli eletti sarebbero sempre 2. Il “Brescellum” prevede che tutti i seggi di Camera e Senato – con l’eccezione di quelli riservati all’Estero e alla Valle d’Aosta – siano assegnati in maniera proporzionale, con una soglia di sbarramento al 5% ma al contempo un diritto di tribuna per le forze politiche che non riescano a raggiungere tale soglia. Rispetto al Rosatellum, dunque, verrebbe completamente azzerata la quota di parlamentari eletti in collegi uninominali.

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