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Sondaggi IPR Marketing, il crollo del PD
di neXtQuotidiano
Pubblicato il 2017-07-15
La rilevazione ritrae un Partito Democratico che cala al 24 per cento, mentre il M5S tiene ma non riesce a sfondare. Chi lascia il PD va verso l’astensionismo
L’ultimo sondaggio di Ipr Marketing, realizzato tra lunedì e martedì su un campione di mille persone e pubblicato oggi dal Fatto Quotidiano, racconta di un elettorato “sempre più polverizzato”, come lo definisce il direttore dell’istituto, Antonio Noto. La rilevazione ritrae un Partito Democratico che cala al 24 per cento, con Matteo Renzi che continua a perdere consenso. Il M5S tiene, sospeso tra il 28 e il 29, ma che non è più alle vette di inizio anno. E l’arcipelago rosso che in tutto vale attorno al 9 per cento, ma che può arrivare almeno a qualcosa in più.
“Chi lascia lo fa soprattutto in dissenso verso il segretario. A mio avviso, il Pd renziano può contare su uno zoccolo duro del 22 per cento. E quella cifra si avvicina pericolosamente”, dice Noto. Ma è importante sottolineare che il 90% di chi lascia il Partito Democratico dichiara di non voler votare più alcun partito: questo significa che la galassia alla sinistra del PD non ha ancora quell’attrattiva che potrebbe portarla a diventare una forza con un peso elettorale importante. Eppure l’obiettivo per la coalizione alla sinistra del Partito Democratico, sempre secondo IPR Marketing, potrebbe essere un lusinghiero 10-12%. I 5 Stelle invece mantengono stabile la loro percentuale di voti ma sono lontani dai sondaggi che gli attribuivano un 30-33% soltanto a marzo.